Fiducia a tempo. Questo il responso della riunione tra i vertici dirigenziali della Roma e Zeman dopo il traumatico fine settimana appena passato. Una sorta di amministrazione controllata per il tecnico giallorosso che aveva messo colpevolmente in piazza in conferenza stampa i problemi che sta vivendo in questa sua seconda esperienza a Trigoria. Atteggiamento naturalmente non gradito dalla dirigenza, che rimprovera al boemo anche quello di conflittualità con importanti giocatori in rosa, De Rossi in primis, esteso poi ai media. Ma questo è Zeman e chi si aspettava un comportamento diverso o le sue dimissioni dopo le improvvide dichiarazioni di Sabatini alla stampa lunedì pomeriggio, vuol dire che non conosce il tecnico boemo, che non si aspettava certo di dover vivere con tanta angoscia la sua ultima occasione di allenare la sua squadra del cuore. Segnali di tensione c’erano già da tempo, ma il grido d’allarme lanciato da Zeman una settimana fa sulle difficoltà ad allenare la squadra con tanti elementi fuori a turno per diversi motivi ha fatto venir fuori il problema con tutte le sue conseguenze.
Da venerdì contro il Cagliari capiremo se il compromesso trovato riguarda anche la scelta dei giocatori da schierare o da far entrare a gara in corso.
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