Alessandro Florenzi operato a Villa Stuart. Il giocatore, che nei giorni scorsi ha ricevuto messaggi di sostegno dai compagni di squadra e da tutto il mondo del calcio, nelle prime ore del mattino è finito sotto i ferri per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, effettuata dal professor Mariani. “Alessandro Florenzi è stato sottoposto in data odierna ad un intervento chirurgico artroscopico per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’intervento è perfettamente riuscito e il calciatore inizierà da subito il programma riabilitativo”, recita una nota della Roma.
Il chirugo Pier Paolo Mariani, invece, ha rivelato: “Tutto riuscito, non ho avuto difficoltà. Intervento “di routine”, anche se ha le sue complessità. Non ci sono state sorprese rispetto a quanto già sapevamo, questo è un buon inizio: è un ragazzo positivo, i tifosi lo conoscono, siccome i miei ferristi sono laziali si sono già dati appuntamento al derby…Già un giocatore che punta a quando rientrare significa che è già proiettato su quando tornerà. L’aspetto psicologico fa stare tranquillo il chirurgo perché è un paziente volitivo. Tempi di recupero? No, questi vengono stabiliti step by step. Normalmente a 90 giorni dò il nulla osta per ridarlo al team, poi saranno i preparatori a decidere quando impiegarlo. Sono valutazioni tecniche di calcio nelle quali io non capisco niente. Sempre incrociando le dita ma tra 90 giorni lo ridò a mister Spalletti. l protocollo? Prevede tante cose, è difficile spiegarlo, possiamo fare una conferenza scientifica io e lei ma prevede da subito il passaggio a una fase già immediata di recupero dell’articolazione, entriamo in un discorso complesso. Quello che prevedo è che mi consegnano un atleta e io rido un atleta, non un paziente. Florenzi è un atleta e continuerà a essere un atleta. Forte problema con i crociati? A Roma c’è il Papa. Ci sono tutta una serie di studi, ci sono anni in cui va tutto bene, anni in cui c’è maggiore incidenza, già basta cambiare alimentazione o cambiare clima e già questo comporta un rischio diverso. Ci sono talmente tante variabili che creano errori, rassegniamoci”.