Non rientra nelle mie abitudini esprimere, certamente ignorati, commenti estivi sul mercato della sempre amata Roma. Preferisco scrivere poche cose che nascono dalla spontanea passione e della più vera atmosfera degli incontri ufficiali.
L’avvento, peraltro tardivo del nuovo Mister, ha riportato la Roma quasi alle nostre aspettative; senza il suo autorevole intervento, con ogni probabilità, saremmo arrivati al 6° o 7° posto… invece abbiamo assistito ad uno splendido finale di campionato, al quale ha dato un contributo determinante e fondamentale il Nostro Capitano.
Come tifoso, mi aspettavo dal mercato alcuni sapienti ritocchi per affrontare autorevolmente la prossima stagione, abbandonando, e sarebbe pure ora, il ruolo di comprimari alla noiosa e ripetitiva padronanza zebrata. E’ assolutamente vero che l’Azienda Roma ha esigenze di bilancio e per questo qualche dolorosa vendita dovrà essere fatta.
Perchè vendere Pjanic proprio a loro? Eppure le informazioni, se vere, narravano di interessi anche di altri prestigiosi club europei. Sarebbe stato più coerente economicamente e più facilmente accettabile dai tifosi una sua cessione ad una compagine straniera. Perchè continuiamo a subire sudditanza da quelli con i codici a barre?
Varie decine di anni addietro accadde la stessa cosa, furono venduti a coloro, se ben ricordo, il coriaceo Spinosi e l’affermato Capello, proprio lui, Fabio, ottenendo in cambio alcuni ex campioni quali Del Sol e Zigoni, oltre ad un elevato numero di miliardi di lire.
Ovviamente nei campionati successivi eravamo stabilmente al centro della classifica mentre loro veleggiavano ai primi posti.
Poi subimmo i mancati acquisti di Boniek e Häßler che ci arrivarono al termine delle loro brillanti carriere. E noi sempre li, nella penombra.
L’Azienda Roma e chi la comanda e la dirige dovrebbe sapere che le competizioni si vincono con i campioni e non con i capitali se impiegati per altri obiettivi. Scendono in campo i giocatori, non i bilanci e le banconote.
Ecco la necessità che questi Signori si esprimano rispettosamente nei nostri riguardi con assoluta chiarezza senza proclami e promesse che sappiamo che non potranno mai mantenere.
I Presidenti Dino Viola e Franco Sensi, che cito entrambi con massimo rispetto e devozione, loro si che avevano attuato una formidabile barriera all’egemonia zebrata ed infatti vincemmo, sia pure a distanza di anni, due scudetti.
Ora, invece, per una somma che potremmo aver ottenuto anche da altre società, andiamo a rinforzare la nostra più accreditata rivale. Proprio un bel progetto di sviluppo e di affermazione.
Ma del progetto tecnico, certamente allestito dal Mister Spalletti, ne avranno tenuto conto? Spero proprio di si perchè, in caso contrario, corriamo il rischio di perdere, prima o poi, anche la sua sapiente guida.
Se poi, malauguratamente, dovessimo cedere anche Nainggolan, sempre per esigenze di bilancio, allora le nostre aspettative sarebbero totalmente vanificate. Riprenderemmo a navigare nelle zone di media classifica accontentandoci solo di qualche vittoria di prestigio, che sempre vale tre punti, ma rimarrebbe comunque una sola certezza:
Noi la Roma l’abbiamo sempre amata e continueremo ad amarla.
Il mercato è ancora lungo, aspettiamo…
Buona Roma a tutti i Romanisti!
Dario ’40
1 commento
Secondo me ha influito molto la decisione del giocatore.
Puoi avere mille proposte ma se lui decide di andare in un certo posto le rifiuterà tutte (vedi Doumbia ) e poi ti ritrovi un capitale a zero.
Non rinnova, gioca male, crea problemi nello spogliatoio… insomma secondo me meglio lasciare andare chi non vuole, e se non riesci a farlo andare dove vuoi tu meglio capitalizzare quanto puoi.
Spero, per lui, che non sia così, ma di “campioni” che avrebbero dovuto fare la differenza e poi si sono dimostrati palloni sgonfiati ne abbiamo visti molto negli ultimi anni, Da quel Vucinic che più che a fasi alterne andava una volta si e dieci no, ai vari Bertolacci e Romagnoli, a mio personale avviso più che sopravalutati..