A poche ore dall’anticipo della 11a giornata di Serie A che vede la Roma impegnata a San Siro contro l’Inter, la redazione di Popolo Giallorosso ha contattato in esclusiva Christian Recalcati, telecronista tifoso nerazzurro per Mediaset Premium:
Salve Recalcati, come giudica questo avvio di stagione nerazzurro?
“Sinceramente non me lo aspettavo. Sapevo che l’Inter mettesse in piedi una discreta squadra che ancora adesso ha l’obiettivo terzo posto, anche se è difficile. Non mi aspettavo una partenza insieme alle grandi come la Roma, che considero la strafavorita per lo scudetto. Il Napoli che è partito forte mentre la Juve penso sia giù uscita dalla lotta, però l’Inter è lì a due punti dalla capolista. Sono contento e soddisfatto, il nostro obiettivo lo stiamo raggiungendo nonostante l’assenza di gioco, perchè sono sincero, la Dea fortuna ci sta aiutando e in questo momento va bene così.”
Basandoci anche su questa analisi. Dove colloca l’Inter a fine stagione?
Sai, in questo momento guardo le prima quattro. La Fiorentina penso che stia esprimendo già un calcio molto buono, quindi sarà difficile vedere ulteriori miglioramenti. La Roma ha tanto ancora da dare, come ad esempio i gol di Edin Dzeko. Non penso che il bosniaco arrivi a fine stagione con solo due gol fatti, quindi ha un margine di miglioramento ancora elevato. Il Napoli è già al massimo, al top. Più di così non penso possa giocare. Con Higuain al 150% della forma, ha Callejon, Mertens e Insigne che fanno un gioco che non ho mai visto negli ultimi anni. Un centrocampo dove è riesploso Jorginho che insieme ad Hamsik ha trovato la posizione adatta. Ma loro sono già al massimo. L’Inter, come per la Roma no. Secondo me sta giocando malissimo e comunque siamo attaccati al primo posto, quindi se Mancini riesce a dare un ‘impronta alla squadra e migliorare anche il gioco, molto probabilmente è proprio l’Inter quella che ha più margini di miglioramento. Anche per questo penso che la partita di questa sera sarà bella da vedere”
Anche nell’Inter c’è stato un cambio di Presidenza, che ha portato forza economica dall’estero. Come ha vissuto e come sta vivendo questo cambiamento il popolo nerazzurro?
“Il popolo nerazzurro è sempre stato legato alla famiglia Moratti. Prima con Angelo poi con Massimo che se gli veniva in mente di alzarsi la mattina con il piede destro andava a prendere Ronaldo, ovviamente il tifoso rimane attaccato, anche perchè è l’ultimo presidente con cui si è vinto qualcosa. Anche se poi negli ultimi anni si è parlato di indebitamento con annesse stagioni da dimenticare. Thohir ha portato un pò di solidità, ma non tanto alla squadra dove comunque ha portato tanti giocatori. Mi riferisco soprattutto alla solidità di società, con i suoi uomini marketing. Avere maglie autografate o tessere di tribuna è diventato quasi impossibile rispetto a prima. Rispetto alle società precedenti sono molto più rigidi. Massimo Moratti era il papà buono di tutti. “Sei interista? Sei mio amico”. Thohir non guarda questo, è un businessman. Guarda le vendite delle magliette e tutti i ricavi possibili. Moratti guardava più l’Inter, andando anche un pò a casaccio seguendo il cuore. Non è vero che Thohir non ama l’Inter anche perchè non avrebbe investito così tanto. Sta cercando pian piano con i giusti modi di aggirare il fair play finanziario. Determinate mosse, anche con l’Uefa, che sono più che giuste. Devo dire che lo scorso anno con Mazzarri è stato un disatro, ma ben arrivato a Thohir da quest’anno.”
L’ultimo quesito riguarda Adem Ljajic. Un giudizio sul giocatore? Secondo lei potrebbe partire titolare questa sera?
Ljajic quando è arrviato all’Inter ho detto che era un signor giocatore. Lo ricordo bene a Firenze e a Roma dove non partiva titolare ma comunque fece molti gol. All’inizio non capivo perchè Mancini non lo facesse giocare. Probabilmente era una questione di forma fisica con degli automatismi ancora da assimilare. Poi nelle ultime due partite gli ha dato spazio. Quando è entrato in partita in corsa contro il Palermo, ha dato quella scossa che poi gli ha fatto ottenere il posto da tiolare contro il Bologna, con tanto di assist del gol vittoria di Icardi. Secondo me è stato quello in vanti che fatto di più. Mi aspettavo un Ljajic più signorina, invece ci siamo accorti che è un combattente. Guardando le sue ultime prestazioni la partenza da titolare non è assolutamente da escludere”
A cura di @ Andrea Fagnano