Il Torino di Sinisa Mihajlovic attende la Roma in vista del lunch match di domani. Alla vigilia della gara valida per la sesta giornata di Serie A TIM, il tecnico granata ha parlato in conferenza stampa, ecco uno stralcio delle sue parole:
“La Roma è una squadra sicuramente più forte e attrezzata di noi. Le partite iniziano però sempre 0-0, a fare la differenza è il campo, la voglia. Sicuramente sarà una bella partita, la Roma mercoledì ha fatto riposare anche giocatori come Nainggolan, De Rossi e Perotti, hanno tutte le carte in regola per poter lottare per lo scudetto. Noi però giocheremo in casa e cercheremo di fare la nostra partita e portare a casa i tre punti. Ci serve una vittoria contro una squadra forte per fare il salto di qualità: ora giocheremo in casa prima con la Roma poi con la Fiorentina. Speriamo di vincerle entrambe.
Si aspetta qualcosa di speciale domani da Iago Falque?
“Mi aspetto qualcosa da tutti i miei giocatori. La sfida sarà bella, ogni giocatore vorrebbe giocare questo genere di partite e noi abbiamo le carte in regola per metterli in difficoltà. Giochiamo sempre per vincere e per fare gol. Sarà una partita equilibrata, se Iago o Castan hanno motivazioni in più in quanto ex romanisti ok, ma non penso servano stimoli particolari domani”.
“Lo porterò in panca perché lo voglio con noi, ma non voglio rischiarlo. È stato il colpo del nostro mercato, ma non lo abbiamo ancora quasi mai visto per cui non voglio accelerare i tempi del suo recupero”.
“Tutti dicono che ha carattere e se ce l’ha deve tirarlo fuori. Ognuno ha la sua personalità, con alcuni bisogna motivarli in un modo, altri vanno pungolati anche sui giornali. Deve darsi una svegliata, se capissi che lui non ha nelle corde le possibilità di migliorare non glielo chiederei nemmeno, ma visto che ha grande talento io devo provarle tutte e arrivare alla medicina giusta che gli faccia tirare fuori le palle. Farò di tutto per fargli fare il salto di qualità. Una squadra importante ci chiese di scambiarlo e io ho rifiutato 3 volte lo scambio perché io credo in lui. Però mi deve dare risposte e il prima possibile”.
L’ipotesi di vedere Zappacosta o Moretti sulla fascia sinistra ha un senso?
Un ragazzo di 20 anni come Barreca se non riesce a giocare due partite in tre giorni può cambiare mestiere e fare il ragioniere. In quella posizione possono giocare tutti e tre, ma domani da quella parte ci sarà Salah e Moretti è più lento di Barreca quindi…Ho grande fiducia in Barreca come ho già detto. Dall’altro lato Zappacosta ha giocato bene, ma ha finito con i crampi e non ho potuto cambiarlo perché avevo finito le sostituzioni. Lui e De Silvestri sono due titolari e non ho problemi. Se Barreca rimane utile e continua a lavorare e a crescere può diventare uno dei più forti terzini d’Italia. Le qualità le ha.
Che percorso di crescita sta vedendo nel Torino?
Quello che incide su di noi è il modo di giocare e la scelta dei giocatori davanti. Se davanti abbiamo gente che sa tenere la palla possiamo giocare in un modo. Se invece abbiamo giocatori veloci ma più esili dietro devo mettere qualcuno con più fisico e gamba come per esempio Acquah e Obi. Con loro non posso fare possesso palla, posso invece con Baselli o Benassi. Tutto dipende dalle caratteristiche dei giocatori in campo.
A che punto è il Toro oggi?
Non so che percentuale dire. Il Toro può lottare per l’Europa League, noi abbiamo avuto tanti infortuni di giocatori importanti e per questo le cose si sono complicate. Nelle prime partite abbiamo fatto tanti gol, nelle ultime non ne abbiamo subiti, ma non abbiamo vinto. Al di là di rigori, pali o traverse. Le partite alla mia portata le devo vincere se siamo al completo, con tutto il rispetto per l’Empoli al 99% la vincevamo. Ora stiamo recuperando i giocatori, ma lo spirito è sempre quello giusto. I gol li abbiamo sempre presi su errori individuali, ma anche da questo punto di vista siamo migliorati nelle ultime due partite.
Castan sente particolarmente il match? E lei, che ha giocato tanti anni a Roma?
Castan è un ragazzo tranquillo, sereno, molto equilibrato. Non credo possa essere condizionato da queste cose. È esperto e farà una buona partita come ha sempre fatto finora. Per me sono passati 24 anni, non devo prendere nessuna rivincita, è una grande squadra e una società modello.
Ha un obiettivo di punti per questo ciclo “infernale”?
Non mi pongo obiettivi numerici. So che questi ragazzi possono vincere contro tutti, li vedo lavorare tutti i giorni e il lavoro paga, anche nei momenti di difficoltà. Bisogna raddoppiare le forze e credere in quello che fa. Da calciatore o allenatore non mi sono mai abbattuto e resto sempre ottimista.
Totti compirà 40 anni a breve
Ci sono tutti e poi c’è Totti. Nonostante l’età sa ancora stupire. È stato il miglior giocatore italiano degli ultimi 25 anni. Ha debuttato grazie a me perché fui io a dire a Boskov di portarlo in squadra e farlo debuttare. Aspetto che mi offra una cena. Lo saluterò con grande piacere.