Pronti, via: al 7’ El Shaarawy fallisce il vantaggio tentando una finezza di esterno destro nell’area piccola, ma Agliardi è attento e gli dice di no. Due minuti dopo sono gli ospiti a rendersi pericolosi con Rodriguez, che in area piccola azzarda la semi-rovesciata ma sbatte addosso a Manolas.
Al 12’ Totti incanta lo stadio con un colpo di tacco che smarca Strootman, guadagnandosi l’ovazione del pubblico. Nei primi 10’ di gara la Roma gioca bene e attacca perfino coi difensori: al quarto d’ora è Manolas a trovarsi a ridosso dell’area avversaria (perché salito su calcio d’angolo), ma la conclusione del greco finisce a lato con Agliardi che controlla la sfera.
E’ il 21’ quando Perotti è costretto a lasciare il campo a causa di una botta rimediata pochi minuti prima: al suo posto Edin Dzeko. Così, mentre tutti si aspettano qualcosa dal bosniaco, è Konè ad andare quasi a segno: lungo cross dalla trequarti, il difensore di colore si avventa sulla sfera col destro ma coglie il palo.
I padroni di casa arrancano e al 25’ il neo-entrato n. 9 giallorosso spara alto su assist invitante di Totti. Due minuti più tardi Alisson è costretto agli straordinari, deviando con l’aiuto della traversa un colpo di testa insidioso di Rodriguez. Al 38’ Manolas si addormenta su un passaggio filtrante e si lascia scappare il solito Rodriguez, che solo davanti alla porta sbaglia un goal già fatto: Alisson esce infatti a mano aperta su di lui e strozza l’urlo in gola ai tifosi romagnoli.
Su quest’azione finisce di fatto la pima frazione di gioco. La ripresa si apre con Nainggolan in campo al posto di Juan Jesus. La differenza si nota: al 51’ il Ninja recupera palla sulla trequarti e la cede a Totti, che dal limite si guadagna una punizione (poi calciata sulla barriera).
Al 59’ Dzeko si sveglia e, una volta in area, fa tutto da solo: dapprima scherza Renzetti sulla destra, poi si accentra e di sinistro spedisce a lato di pochissimo. I giallorossi sono di nuovo in gara, ma Dzeko al 62’ sbaglia nuovamente calciando addosso ad Agliardi tutto solo davanti alla porta.
La squadra però ci crede e un minuto dopo il bosniaco va ancora una volta vicino al goal, colpendo di ginocchio un cross basso di capitan Totti. E’ il preludio al vantaggio, che arriva al 67’: Nainggolan (ancora lui) vede El Shaarawy sulla fascia sinistra e lo serve in profondità, il Faraone mette di prima al centro dove il n. 9 giallorosso non deve fare altro che appoggiare in rete.
Il Cesena non ci sta e si rituffa in avanti con Garritano, che viene a contatto con Ruediger e reclama il penalty; il signor Maresca di Napoli non è dello stesso avviso e lo ammonisce per simulazione. Lo stesso Garritano, tuttavia, cinque minuti più tardi lascia il segno. Cross bianconero dalla sinistra su cui Alisson va in presa alta; il portiere brasiliano non vede però Manolas, col quale si scontra perdendo la palla. Il n. 7 romagnolo (subentrato al posto di Laribi) è ben appostato e insacca comodo comodo.
Al 76’ Totti si guadagna l’ennesima punizione dal limite e la calcia di potenza, ma Agliardi in tuffo compie un miracolo deviando in angolo con la punta delle dita. Da qui in poi succede poco o nulla, al punto che ormai ci si prepara ai supplementari. Tutti, tranne Totti: a tempo scaduto il capitano s’incarica di battere il rigore che Strootman si è procurato. Il capitano calcia senza indugi e batte Agliardi sulla sua destra, regalando il derby a Roma e alla Roma. La sua.