Il portiere giallorosso, Wojciech Szczesny, ha rilasciato un’intervista al portale polacco laczynaspilka.pl.
Su Alisson: “Io difendo in Serie A, lui in Europa League. Sono contento di questo stato di cose, anche se mi rendo conto che nel calcio tutto può cambiare improvvisamente. Ma non ho intenzione di abbassare la concentrazione. Abbiamo un buon rapporto, Alisson è un bravo ragazzo, molto modesto e, soprattutto, un grande portiere, il primo del Brasile. La Roma ha due portieri forti e li utilizza nelle varie competizioni. Diamo sempre il 100% per cercare di conquistare il nostro posto. Lui è solo due anni più giovane di me. Io non sono così esperto, in modo da potergli insegnare qualcosa. Voglio imparare anche io da lui. La rivalità contribuisce ad accrescere le proprie competenze”.
Sulla sua attuale condizione fisica: “A Roma mi sento alla grande, non sono mai stato così bene fisicamente durante la mia carriera. Sto imparando molto e non sto sprecando il mio tempo”.
Sull’Europa League: “Sono contento, stiamo facendo bene, siamo al primo posto nel girone, stiamo per raggiungere la fase ad eliminazione diretta. L’approccio a questa competizione è esemplare. L’eliminazione con il Porto è stata dolorosa, ma la vita va avanti. Siamo dove siamo e abbiamo buone possibilità di andare più avanti possibile. L’Europa League più vai avanti e più diventa interessante, più attraente”
Spalletti parla molto con i calciatori? “Lui prende le decisioni, non deve spiegare nulla. Mantiene la disciplina, ma non ha nessun problema ad avere contatti con i calciatori. E’ molto bello per noi lavorare con lui”.
Obiettivi della Roma? “Giochiamo per Scudetto, Europa League e Coppa Italia: abbiamo grandi ambizioni ed una buona squadra”.
Sulla Juventus: “E’ una delle migliori squadre di Serie A, ma la Roma è tra le squadre che la potrebbe detronizzare”.
Sui punti persi dalla Roma: “Sarebbero meglio non perdere punti ma in Serie A tutti ne perdono, anche la Juventus. Non penso che i bianconeri siano molto più forti della Roma”.
Si può tranquillamente andare al negozio a Roma? “I tifosi mi riconoscono, mi fermo per le foto e per gli autografi. Non ho alcun problema con questo, è il fascino di essere un giocatore in un grande club”.
L’atmosfera degli stadi inglesi? “Il calcio in Inghilterra e in Italia ha il suo fascino. In entrambi i paesi, l’atmosfera intorno allo stadio di calcio è grande, ma decisamente diverso. Io provo a non pensarci e fare il mio lavoro”.
Ti senti il secondo nella nazionale polacca? “Non mi sento mai il secondo, vado sempre al campo di allenamento per lottare per un posto tra i pali. Una sana rivalità fa sempre bene, la cosa più importante è pensare al bene della squadra”.