In scena questa mattina il quinto atto della Conferenza dei Servizi relativa al progetto dello Stadio della Roma a Tor di Valle. Dopo le discussioni del caso, è arrivata la sospensione per 30 giorni della conferenza, che vedrà quindi il suo atto finale il prossimo 3 marzo. A margine dell’evento è intervenuto Michele Civita, Assessore Politiche del territorio e Mobilità della Regione Lazio. Ecco le sue dichiarazioni:
Qual è la motivazione della sospensione?
“La conferenza ha accolto la richiesta avanzata da Roma Capitale di sospendere come prevede la legge ed è possibile sospendere una volta per 30 giorni questa conferenza per poter completare l’acquisizione dei pareri e l’iter e le competenze dei vari enti per quello che riguarda le attività procedurali legate alle questioni urbanistiche. Inoltre è stato chiesto a tutti gli enti di utilizzare questo mese di tempo per completare i pareri e anche per completare la valutazione sullo schema di convenzione, richiesto da Roma Capitale. Schema di convenzione che è atto necessario che la conferenza deve acquisire prima di chiudere la sua procedura. Ora c’è un altro mese di tempo per rendere più chiaro il quadro. Non nego che questo mese sia importante anche per avere un’uniformità di pareri ad esempio oggi sono arrivati pareri di Roma Capitale sulla procedura dell’impatto ambientale che per quanto riguarda il comune sono tutti positivi. Quindi completare e rendere omogenei i pareri che su altre questioni hanno posto dubbi o perplessità su varie procedure. Serve armonizzare, fare in modo che gli enti che devono esprimere un parere su questo progetto possano utilizzare questo mese. La richiesta che mi ha fatto il Presidente della commissione è che non arrivino all’ultimo giorno, visto che ormai è in itinere da vari mesi. Questo faciliterebbe il lavoro di tutti”.
Quindi non ci sono stati pareri negativi?
“C’è stato espresso un parere di dissenso da parte della città metropolitana che ha posto condizioni per modificare il parere. Io personalmente non conosco il merito e quindi so solo che è stato un parere motivato di dissenso con una serie di condizioni per superarlo. Anche noi per quanto di nostra valutazione lo leggeremo ma se questi pareri arrivassero prima darebbero a tutti la possibilità di valutarli”.
Cosa succede se non ci sarà uniformità?
“Bisogna capire la qualità di questi pareri, gli argomenti e la tipologia. Ci sono pareri che hanno meno rilevanza di altri, ci sono dei dissensi che possono essere superati. Vanno valutati nel merito, se dovessero arrivare pareri contrari importanti la conferenza dei servizi si fermerebbe altrimenti la conferenza potrebbe esprimere pareri articolati ponendo condizioni per la realizzazione del progetto”.
Com’è stato superato il problema giuridico?
“In sede di procedura il Comune ha espresso in tutte le sue articolazioni un parere positivo. Il parere che è arrivato ieri indirizzato all’autorità di bacino del fiume Tevere, siccome uno dei firmatari è anche rappresentante unico che ha chiesto la proroga, ha dichiarato che era un tentativo per richiedere un chiarimento su una lettera arrivata da un’autorità, la quale già stamattina ha risposto al Comune. Io non l’ho letta e non so valutare il merito. Questo mese serve anche a chiarire questi pareri che a volte appaiono contraddittori. La stessa persona che ha firmato la lettera ha firmato dopo poche ore la richiesta di proroga di un mese ed è la stessa persona che in sede di via, che è la sede più importante, ha espresso il suo volere positivo. Noi registriamo le valutazioni degli enti, non facciamo valutazioni nostre. Le faremo quando avremo un quadro certo, non contraddittorio rispetto alle posizioni dei vari enti. Oggi è arrivata per esempio una città metropolitana che ha espresso delle condizioni. Se queste condizioni non si realizzano c’è un motivato dissenso”.
Deve arrivare anche un atto che riguarda un eventuale piano regolatore?
“Devono arrivare atti che completano le procedure, le valutazioni di carattere urbanistico quindi anche e in particolare di Roma Capitale. Quale atto lo valuterà il comune di Roma che potrebbe fare altre valutazioni, giudicheremo nel merito. Sono tutte posizioni da valutare nella loro autonomia, hanno chiesto tempo per valutare lo schema di convenzione e speriamo, come ho detto, che non si deciderà l’ultimo giorno, spero entro febbraio”.
Avete avuto rassicurazioni sul tempo? Entro marzo ci sarà tutto?
“Le rassicurazioni non servono perché le persone sono responsabile dell’ente ma non sono materialmente loro responsabili degli atti che l’ente dovrà fare”.
C’è qualche impegno scritto da parte del Comune?
“La procedura di questa conferenza prevede che per una volta si possa dare una sospensiva per 30 giorni che è stata chiesta per le ragioni che vi ricordavo prima. Questo serve anche ad altri enti che stanno formalizzando per iscritto il loro parere. Anche il responsabile dello stato ha annunciato che sta predisponendo il parere tra tutti i coinvolti, infatti la conferenza si è determinata nella sua interezza dando la sospensione. Quindi noi abbiamo ricordato che oltre questi aspetti e quello del comune di Roma e da qui a un mese c’è bisogno di completare le procedure urbanistiche. Come farlo sta agli enti valutare, non è elemento di polemica. A marzo ormai ci stiamo, tra un mese si valuteranno gli atti che ogni amministrazione avrà fatto. Sperando che questi atti arrivino qualche giorno prima, se arrivano la sera prima alle 7 questo costringe tutti a lavorare nelle condizioni peggiori”.
Non c’è mai stato l’assessore Berdini? C’è stato un confronto politico tra comune e regione?
“Noi abbiamo parlato a settembre, all’inizio discutendo, poi le valutazioni ognuno le fa rispetto le proprie conseguenze. C’è una legittima autonomia, una discussione che va rispettata nel Comune di Roma. Noi siamo disponibili se il Comune pensa a discuterne anche politicamente. Siamo sempre stati disponibili rispetto a idee nuove, l’abbiamo dichiarato. Confermo questa nostra disponibilità ma poi ognuno deve fare le proprie valutazioni”.
Un’opinione personale sulla direzione in cui si sta andando?
“Bisogna dare certezza sulle procedure, la cosa più grave sarebbe non farlo. Nel merito evito di fare osservazioni perché essendo garanti di un iter avviato dal Comune. Noi le valutazioni le abbiamo espresse in sede di conferenza preliminare, che credo abbiano aiutato a migliorare all’epoca il progetto per come era presentato. La procedura è incatenata su una legge, ogni legge è perfettibile, quindi è legittimo l’iter che si è avviato. Ovviamente l’attenzione che mettiamo è sull’impatto sociale, sul fatto che se si dovessero realizzare opere così significative nella città questi interventi devono avere una ricaduta positiva verso i cittadini con infrastrutture, servizi, il trasporto pubblico. Tutte quelle opere necessarie per far si che aumenti la qualità urbana. Servizi infrastrutturali e ambientali che rendono civile un insediamento di quel tipo, quella è la nostra principale preoccupazione”.
Con un comunicato diramato tramite il sito internet dedicato anche la Regione Lazio si è espressa sulla Conferenza dei Servizi dello Stadio della Roma, ribadendo che la seduta del 3 marzo sarà quella finale.
“La Conferenza di Servizi si apre con l’approvazione del verbale della seduta del 10 novembre. Il Presidente della Conferenza ribadisce i tempi di durata della conferenza previsti dalla legge n. 147 del 2016. Successivamente si apre la discussione con il Presidente che chiede lo stato di avanzamento sulle tre procedure di VAS, VIA e Variante urbanistica. Per quanto concerne la VAS il responsabile regionale dichiara che il parere motivato è stato consegnato. La VIA necessita ancora di alcuni pareri che allo stato attuale sono in fase di ricezione e istruttoria, inoltre, si è in attesa del completamento della procedura si variante urbanistica. Per quanto riguarda il completamento della Variante Urbanistica Roma Capitale sottolinea che il processo non è ancora ultimato. Inoltre è in fase di analisi lo schema di convenzione con la società proponente. Per tali ragioni è stata presentata da Roma Capitale la richiesta di sospensiva della Conferenza di Servizi. La sospensiva decorre dalla data odierna per i prossimi trena giorni. Il Presidente ha posto in votazione la richiesta di sospensiva ai responsabili unici degli enti che si sono dichiarati favorevoli. La Città Metropolitana ha chiesto successivamente di mettere a verbale la consegna del proprio parere in data odierna, salvo eventuali integrazioni che si renderanno necessarie con il proseguimento della Conferenza a seguito della sospensiva. Il Presidente sollecita in chiusura la consegna di tutti i pareri mancanti nel più breve tempo possibile per permettere la redazione del parere unico per la prossima Conferenza di Servizi fissata per il giorno 3 marzo 2017. Infine, a tale proposito, dichiara la necessità che Roma Capitale completi la procedura di Variante Urbanistica e approvi lo schema di convenzione”.