Stadio della Roma. Berdini: “La società paghi le opere intorno l’impianto”. Civita: “Serve chiarezza”

Stadio della Roma: la VI Commissione Consiliare Permanente Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica si è riunita in audizione il giorno giovedì 17 novembre 2016 presso la Sala Etruschi alle ore 15.30. Ecco i soggetti presenti, che sono stati ascoltati dalla commissione del Consiglio Regionale: l’assessore Michele Civita, l’assessore PaoloBerdini, la dottoressa Annamaria Graziano (direttore del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica del Comune di Roma Capitale) e la dottoressa Manuela Manetti (direttore regionale politiche territorio Mobilità e Urbanistica). Il tutto è stato aperto al pubblico.

Queste sono le dichiarazioni dei protagonisti durante l’evento:

L’assessore Paolo Berdini: “Questa convocazione mi dà modo, vista la mia riservatezza, di raccontare la posizione dell’assessorato. Ne sono state dette tante. La variante urbanistica non è portata da me, fa parte di un progetto imponente che non considero positivo. La Roma potrebbe avere un’illuminazione. Ci sono altre decine di zone adatte per lo stadio che darebbero grande visibilita’ al progetto. Se la Roma avesse scelto un’altra zona e avesse scelto una zona abitata ne sarei stato molto piu’ felice. Noi siamo ben a favore dello stadio ma siamo meno felici su come è stata scelta l’area. Sono convinto che se fosse stata fatta un’altra scelta dalla Roma, se per esempio avessero scelto una zona abitata dove i bambini potevano scendere da casa e andare a giocare nella squadra di formazione della Roma, sarei stato ben più contento. Questo straordinario regalo che la Roma calcio diminuisce mano a mano che si leggono le carte. Ho un ultimo, ma non piccolo elemento. Sono stato abituato a sentirne di tutti i colori. L’università ha fatto benissimo ha mostrare i loro progetti, ma dire che lo stadio sarà la molla della città è troppo. Vorrei vedere queste persone in faccia. Io andrei molto cauto su questo. Sicuramente porterà beneficio nelle casse di qualcuno, ma non nelle casse del Comune. Come mai Roma ha 13 miliardi e mezzo di deficit? Sapete benissimo che se lo stato volesse porterebbe al fallimento questa amministrazione. Il Comune sta sprofondando nei debiti. Noi siamo molto rispettosi della legge, se abbiamo 90 giorni abbiamo 90 giorni. La Regione Lazio è stata rispettosa nei confronti della Roma, che non ha consegnato i documenti il 3 novembre. Noi dovremmo andare in consiglio comunale a confermare l’interesse pubblico in 16 giorni di istruttoria. Il no alle Olimpiadi era stabilito in campagna elettorale. La follia dell’area scelta è data dai numeri. Il sistema di smaltimento delle acque piovane costa al Comune 9,6 milioni. Nel caso di pioggia questa non può defluire da sé. Le idrovore impiantate dovranno essere gestite dal comune di Roma. Questo ha interesse pubblico? Se quest’opera va messa a disposizione dello stadio la deve pagare l’AS Roma, prendendosi l’onere di gestirla da qui all’eternità. Quando prendiamo in carico un’opera pubblica dobbiamo valutarne l’onere e noi non vogliamo prenderne carico. L’amministrazione comunale ha concluso la conferenza dei servizi per il ponte dei congressi, rimasto in un cono d’ombra. Avremo il ponte del nodo della Magliana che costerà 140 mln di euro. E’ sostenibile per una città che ha 13 miliardi e mezzo di deficit? Noi come possiamo dare l’ok a un ponte doppione dopo aver speso 140 milioni? Se lo vogliono fare deve essere un problema loro. Un buon padre di famiglia fa questo, e toglie anche lo snodo dal raccordo. Ci sono infinite altre zone di Roma che dallo stadio potrebbero avere un ritorno di immagine. Tor di Valle è desertica. Pagare uno stadio che costa 200 milioni di soldi pubblici messi con volumetrie non può esistere. Ci e’ giunta voce che si sarebbe messo di messo il Governo con una serie di osservazioni contrarie del MibacNon dico che è un’occasione persa, ma di fronte alle mie argomentazioni concrete e fatte sulla base di pareri regionali voi continuate a divertirvi nel dire che io voglia negare lo stadio. L’amministrazione comunale è favorevole alla costruzione dello stadio a patto che ci sia consapevolezza da parte del proponenteIl ponte sul Tevere per collegare l’Ostiense con l’autostrada è già in appalto e ci spendiamo 140 milioni. Sarà legittimo no evitare un altro ponte a pochi metri? Dobbiamo tornare al potenziamento della Roma-Ostia e ci si deve ragionare insieme. Oppure dobbiamo ingoiare tutto? Se lo stadio dobbiamo ingoiarlo con tre torri non c’era bisogno di chiamarmi qui. Poi che faccio, cancello delle cubature residenziali alla Bufalotta per darne alla Roma intorno allo stadio? Vedo una coerenza urbanistica nel non farlo. Noi dobbiamo portare in consiglio la conferma o meno dell’interesse pubblico ad avere il prolungamento della Metro B che manderebbe in tilt tutto il sistema metro. Abbiamo 16 giorni di tempo, dopodiché la Roma consegna tutto alla Regione il 30 novembre. Noi dovremo accettare questo senza avere i dati definitivi? Se voi pensate che il Comune, a distanza di 4 mesi, sia l’ufficio postale di qualcuno che vuole farci mettere un timbro ebbene non siamo d’accordo. Abbiamo 63 metri quadri (190mila metri cubi) presenti e non è sufficiente per dire di sì a questo stadio. Lo stadio della Juve ha 3 grattaceli? Quello di Udine? Poi negozi, ristoranti… Io con la Roma sono stato franco, poi però i giornali escono come gli pare. Io ho proposto che a Roma venga realizzato uno stadio in mezzo a un’area straordinariamente bella dal punto di vista urbanistico. Abbiamo la sicurezza che una società seria come la Roma accetti il nostro punto di vista differente. Se non fermiamo questa macchina scellerata che regala cemento noi porteremo la città al fallimento. Questa storia deve finire. Noi stiamo facendo l’interesse collettivo della città. Ho più volte ricordato che la Regione Lazio è stata molto generosa con la società sportiva Roma perchè quest’ultima non ha consegnato i documenti richiesti lo scorso 3  novembre. Potrà consegnarli fino al 30 novembre. Dovremo però andare in Consiglio comunale per confermare l’interesse pubblico dell’opera e avremo solo 16 giorni di istruttoria per poter lavorare sulle carte”.

L’assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, Michele Civita: “Da parte nostra c’e’ la massima disponibilità a verificare le questioni sulle opere ed entrare nel merito su tutto, basta che ci sia chiarezza. Se si dice che sono opere inutili bisogna avere il coraggio di andare in Consiglio comunale. Ma la conferenza dei servizi a marzo va chiusa quindi non fateci perdere tempo: contano gli atti. Se ci sono dubbi sul progetto abbiate il coraggio di fermare la conferenza dei servizi”.

Storace (La Destra): “Berdini non parla a titolo personale. Il problema è serio. Lei ci ha detto che lo stadio non si fa, perché la Roma non può accettare le condizioni proposte. Lei si preoccupa solo dei costi e non dei ricavi. Ci sono tanti padri di famiglia a Roma, non solo nella giunta Raggi. Nella sua relazione non ho trovato nemmeno uno spunto positivo nel progetto. Sbaglio o avete approvato un cronoprogramma contenente una variante in data 16 novembre? Ed è vero che il Governo, come dice la Manetti, s’è messo di mezzo in questo progetto?“.

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