La questione Tor di Valle contagia proprio tutti. Romano e romanista, Gigi Proietti ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera per parlarne ed esprimersi a favore, nonché per indurre Totti a non smettere. Ecco le sue parole:
Qual è il primo ricordo che le torna in mente?
“All’ippodromo lavorammo solo per un paio di giorni. Ma a ripensarci provo ancora una emozione fortissima, mentre sul seggiolino guidavo un cavallo. Tutti, per via di quel film, pensano che io sia un giocatore e invece no. Le posso assicurare che stare seduto lì dietro e vedere questa creatura meravigliosa… Sembrava di volare”.
Lei è romano e romanista. E Tor di Valle è un luogo a lei caro. Il nuovo stadio lo vorrebbe lì?
“Uno stadio per la Roma ci vuole, e lo dico da cittadino prima ancora che da sportivo. Qualsiasi cosa si faccia, riguarda l’aggregazione e dunque è un bene”.
Le piace il progetto presentato da Pallotta?
“So che dal punto di vista estetico qualcuno ha avuto da ridire sui grattacieli. Io non so giudicare. Però se fosse uno stadio tecnologicamente avanzato sarei contentissimo. Se poi è decentrato, tanto meglio”.
Perché?
“Perché Roma ha bisogno di muoversi, di allargarsi, di uscire fuori dal suo letargo. Da cittadino sento il bisogno di attività che ci facciano sentire vivi. Ora Roma è ferma, con la paura che possa succedere chissà cosa. Ma bisogna prendersi delle responsabilità”.
Lei come segue la sua squadra?
“Vado poco all’Olimpico, anche se mi invitano spesso. Le partite il più delle volte sono notturne e io mi becco l’influenza. Le guardo da casa con i miei amici storici: ci insultiamo, beviamo un bicchiere di vino, magari qualcuno porta una pizza”.
Totti deve andare in pensione?
“Scherza? Il Capitano non deve smettere di giocare mai”.