DA PINZOLO ANDREA FAGNANO – Alle 16.00 di oggi è andata in scena presso la sala stampa di Pinzolo, sede del ritiro della Roma, la prima conferenza stampa stagionale del tecnico Luciano Spalletti. Svariati gli argomenti trattati dall’allenatore di Certaldo, ma ecco le sue dichiarazioni:
Prima di cominciare Spalletti ha voluto stringere la mano ad ogni giornalista presente in sala stampa.
“Vi ringrazio di essere qui, volevo salutarvi per quanto riguarda questo viaggio che sarà per tutti quelli che vogliono bene alla Roma, carico di amore e sentimento. L’ho fatto e si può iniziare”
Ci può descrivere le prime sensazioni?
Le sensazioni di questi ragazzi nuovi se non sbaglio, Alisson, Iturbe, Paredes, Mario Rui, Gerson, Ricci più tutti i campioncini di Alberto De Rossi. Non vedo fuoriclasse ma calciatori che possono venirci comodi per integrare i professionisti della prima squadra. Li ho citati solo qualcuno: Alisson è un grande uomo, grande fisicità, presenza, per quello che ho visto grande personalità. Alisson mi piace. Iturbe sono curioso: è venuto e mi ha detto che voleva sapere cosa pensavo di lui proprio oggi dopo pranzo. Gli ho detto che sono curioso di vedere le sue qualità che sono importanti. Voglio vedere con i miei occhi perché la forza, il tiro sono da 10. Quando si ha queste qualità a volte si perde di vista il pensiero, la scelta, il dosare: sono curioso di vedere questa parte di lui. Sono predisposto molto bene nei suoi confronti e non conterà come si è presentato ieri sera con un gol per fare la differenza nella Roma, conterà una solidità di continuità. Sarà un periodo lungo, non breve, ci vuole fermezza nelle valutazioni nei momenti che frequenteremo. Niente andrà a scalfire, a turbare, quello che deve essere il nostro obiettivo finale o la nostra voglia di confronto giornaliero. Paredes lo conosco abbastanza perché sono di Empoli: l’ho visto giocare e allenarsi. Ha come gli altri delle qualità facilmente rimarcabili, naturalmente gli manca velocità e nella gestione della palla, nella qualità di scelta, perché spesso si fa confusione: si dice qualità quando si calcia bene la palla però poi le scelte dove usare questa qualità è ancora più importante perché quando la usa nel momento sbagliato, lo fa 2 secondi prima o dopo, gli rimane la qualità di piede e non di scelta. Lui ce le ha tutte e due. Non ha un tratto lunghissimo ma è un gran calciatore. Mario Rui nei pensieri miei può sostituire Digne che era un grande calciatore. Ha grande carattere e disponibilità dal punto di vista del sacrificio. Non ha grandi problemi con le caratteristiche degli avversari ma è chiaro che ha quella fisicità li e non è il massimo. Poi però le qualità le ha tutte. Seck è molto carino, bellino, rincorre e si butta in scivolata. Ha voluto far parte della nostra squadra ed è un biglietto di visita importante. Ricci l’ho seguito, anche Pane, perché lo abbiamo guardato insieme a Balzaretti, ci ha fatto una buonissima impressione. Gerson ha qualità, bisogna fargli trovare un ambiente che gli permetta di sviluppare le doti. Non è facile trovare un ambiente che gli possa far mettere a disposizione, a frutto. Non ce ne sono altri. Mancano El Shaarawy, De Rossi, Florenzi e Nainggolan che hanno ricevuto il permesso obbligato, è un lavoro fare il calciatore a questi livelli, importante e stressante e dovevano per forza staccare un attimo. Spero gli bastino queste tre settimane perché sarà una stagione molto lunga e riuscire a riazzerare l’entusismo è una cosa importante. La mattina della partenza sono all’aeroporto con noi”
Cosa si aspetta in vista dell’amichevole di domani?
Tutto e niente. Diventa importante la voglia di essere squadra. Si andrà subito a parlare di quelle qualità che deve avere una squadra. Se si riconquista palla alta c’è un vantaggio. Qualche volta gli sarà concesso di venire nella nostra metà campo per scelta. Cercheremo di fare meno tocchi possibili, spostare la palla diventa fondamentale e l’anno scorso è stato il nostro marchio da un certo punto del campionato. Dobbiamo riprenderlo subito: comandando il gioco, attraverso il carattere delle situazioni di gioco, può fare la differenza per sopperire alle differenze. Non ci deve venire a mancare la ricerca di andare dietro la linea difensiva. Bisogna sempre andare ad allungarla, bisogna stare corti e l’anno scorso lo abbiamo fatto beino e non bene. Più corti possibili perché si aiuta il centrocampo e il centrocampo ci aiuta. Palla scoperta e coperta va fatta in maniera più svelta e precisa ma è chiaro che poi ci vorrà questa qualità di impatto fisico perché il nostro campionato fa la differenza e chi non lo ha ci deve mettere qualcosa in più oltre a un grande impegno perché i contrasti vanno fatti i duelli vanno vinti. Fase di possesso, non possesso, sono due distinzioni corrette e poi c’è la fase di nessuno. Nella partita si vogliono vedere queste cose”.
Quanto sarà difficile fare a meno di Pjanic?
Mi ha chiamato la sera prima di partire, ci siamo detti delle cose che riguardano noi, Mi ha fatto piacere questo fatto. Su qualche dichiarazione fatta bisogna che mi accerti anche se non vedo niente di particolarmente brutto. Non ho avuto la possibilità di lavorare nella Juve, di grande squadra solo nella Roma ho lavorato. Mi rimane difficile fare differenze: a volte alleno calciatori e poi sbaglio le loro caratteristiche. Se lo dice lui è sicuramente un ambiente dove lavorano bene, è un professionista e sa accorgersi delle qualità altrui. La Juve è stata brava e forte a portare a casa un giocatore importante che sa fare più cose: anticipa il tocco anche sullo scorrimento banale, lo anticipa o lo ritarda e ti manda sempre a dover pensare in maniera oscura su quello che è il suo modo di pensare. E’ buoi sul tocco, non è facile: aveva Pizarro questa caratteristica, ha un gran piede. Sono stati bravi, se lo godranno e noi dobbiamo trovare la soluzione, qualcuna l’abbiamo in casa. Qualcuno verrà nella conoscenza e nell’approfondimento di questi ragazzi, questi professionisti. Sono persone serie e persone che lavorano nella maniera corretta. Tutti, quelli che vengono dalla primavera qualcuno è ancora ragazzo. Il gap con la Juve che vuol dire? Il nostro obiettivo è confrontarsi ad armi pari con Juve,Napoli, Milan, Inter Sassuolo e Lazio: il nostro obiettivo è tentare di dare battaglia a tute di volta in volta, non è solo quello che fa piacere a voi. Eì chiaro che se si fa una partita a poker dove al tavolo c’è un giocatore che ha vinto gli ultimi tornei e in questa mano, in questo gioco ha vinto le ultimi mani, con molte fiches, e può gestire la strategia del gioco, se bluffare o raddoppiare le puntate, come si fa? La situazione è questa. Sono stati bravi quest’anno che è iniziato, è in corso, e dobbiamo trovare le soluzione per sopperire. Abbiamo davanti un avversario con un cervello forte
Juan Jesus, che tipo di valutazione si può dare?
Juan Jesus è un giocatore di prima qualità e noi stiamo cercando di fare mercato cercando giocatori di prima qualità. Anche in considerazione, con la valutazione, di quello che la società può permettersi. E’ tutto insieme ma vogliamo giocatori di prima qualità. Stiamo cercando di portare giocatori per quello che la società può permettersi
Nacho?
Sono giocatori controllati da Walter, li abbiamo controllati. Sono chiacchiere corrette, giuste, abbiamo bisogno minimo di due difensori. Questi giocatori duttili, diventa fondamentale averli. Ti faccio un esempio: in questo momento viene Juan Jesus e se lui è a disposizione insieme a Zukanovic, ti viene a mancare Manolas un sinistro a destra fa difficoltà. Uno a sinistra a destra difficilmente ci gioca, un destro a sinistra sì. Abbiamo Gyomber, anche altri giocatori. In questo caso qui dobbiamo anche prendere giocatore che possa fare centrale e terzino perché Ruediger ci ha fatto comodo nella sua duttilità perché uno che abia una caratteristica diversa da Florenzi ci vuole. Sono due giocatori che seguiamo e il direttore in base a quello che dicevamo sta parlando”
Roma un cantiere aperto?
No, il calcio qui è diverso. Il rischio di fare le cose subito può farti perdere occasioni che puoi fare tra una settimana. Se vai a fare una forzatura e poi passa la situazione migliore: si cerca questi ma un po’ di margine abbiamo. Ci permette di essere più precisi nella scelta che vogliamo fare
La Roma deve essere completata. Potete accorciare il gap con la Juve grazie al gioco?
La qualità del gioco è un punto che può andare a favore o nostro o di quelli che stanno davanti. E’ un punto, forse la qualità del gioco vale 2 se riesci come hanno fatto nelle partite della scorsa stagione. La Juve può fare quello che gli pare, noi abbiamo quelle che ti ho citato davanti per volerci confrontare nella migliore maniera corretta per vincere. La Juve può fare quello che vuole, noi vogliamo provare a vincere contro di loro. Non ci sono scusanti, dobbiamo fare e puntare al massimo poi naturalmente al nostro tavolo del poker ci sono avversari con tante fiches davanti
La ricerca di 2 giocatori nel reparto arretrato è anche in funzione del modulo, magari cambiando in corsa la difesa?
“Noi vogliamo esercitare il nostro modo di stare in campo durante la prossima stagione. Lavoreremo sia con la difesa a 4 che con quella a 3. La squadra dovrà saper cambiare”.
Ci può confermare il ritorno di Baldini a Roma. Lei lo spera che possa tornare in pianta stabile?
“Mi farebbe piacere perché è un professionista esperto. Io ci parlo lo stesso perché è un amico. So che è molto vicino alla figura del presidente ma questo riguarda loro”.
Tra i giocatori più acclamati c’è Dzeko. Lei vede dei miglioramenti dal punto di vista psicologico? Sarà lui il centravanti della Roma?
“Posso valutare solo la sua voglia di rimanere alla Roma. L?anno scorso ho cercato di aiutarlo tantissimo. Ora guardo quello che sta facendo. Lui deve avere nelle intenzioni di far parte della Roma. Se mantiene queste intenzioni lui sarà il centravanti della Roma”.
Si potrebbe chiarire la sua situazione contrattuale. Sarà il suo ultimo anno?
“Sì il mio contratto scade a fine stagione e non ho il rinnovo automatico. Questo non è detto che sia il mio ultimo anno. Sono un allenatore a scadenza a livello di carte. Poi lo dirà la stagione se sarà il mio ultimo anno o il mio primo. Io non voglio stare comodo, voglio sentirmi acceso e voglio che i giocatori sappiano che mi gioco la prossima stagione. Voglio far bene perché voglio rimanere. Per chi non è d’accordo questo è un messaggio. Bisogna lavorare in maniera professionale e nella Roma soprattutto perché si creano certe aspettative. Nella precedente situazione io sono stato benissimo e poi sono andato via. Il contratto serve più a voi che a me. I giocatori vengono indottrinati. A volti sono esperti, altre sono più giovani. Per quanto mi riguarda non funziona così, non ho da guardare a pararmi dietro qualcosa. Devo lavorare bene. Questo è un segnale giusto. Sarebbe facile per me fare un contratto lungo. Però potrebbe succedere come l’altra volta”.
Strootman?
Di leader ce ne vogliono più di uno, di grandi calciatori ce ne vogliono tanti. E’ un campionato difficile, una storia lunga, e di leader ce ne debbono essere altro. Stiamo alla ricerca di altri leader e Strootman è uno di questi. Non carichiamolo troppo anche se saprà gestire tutto quello che vogliamo tirargli addosso: il ragazzo ha bisogno di un perdidoo di partite dove non sarà al massimo. Ha bisogno di giocare un pochino. Quello dell’anno scorso non è sufficiente. Strootman è uno forte, molto forte
Volevi cautelarti con Szczesny? Il ruolo di El Shaarawy?
El Sahharawy prima punta lo escluderei subito, non l’ho detto io. Non so chi lo abbia scritto, non è un problema. In questo gioco qui è possibile tutto, co ho fatto giocare tutti prima punta ma in questo caso qui va a essere forte una considerazione ricevere palla spalle alla difesa o di taglio, farla sfilare, andare lungo e li ti trovi ad avere spesso l’avversario che ti bacchetta in maniera forte. Lui ha bisogno di un po’ di spazio eper dare il via alla corsa e alla tecnica: spesso gli chiedo di stare più dentro il campo ma nei momenti quando andiamo a giocare nella metà campo, Digne spingeva e lui faceva questa doppia battuta larga dove a volte si veniva marcati e se veniva 5 metri avanti gli faceva comodo come ad Empoli o al derby. Come riferimento centrale non lo metterei nella condizione ottimale. Mentre Iturbe lo potrebbe anche fare: un giocatore come quelli che ci ho già provato, di questi qui. Anche Salah a volte gli ho chiesto di stare più in mezzo al campo però poi con quella faccettina gentile mi chiede di andare un po’ più in là. Con la fascia, la linea hanno solo 180, centrale diventa più difficile ma Iturbe ha più fisico, tiene più botta, El Shaarawy non ha questa qualità. Iturbe è bravo quando parte da destra e rientra sul sinistro. Il piede contrario, io sposo questa causa. Quando Florenzi ha giocato a sinistra, io lo potrei vedere ma da terzino ha difficoltà. Da terzino a destra, al di là che ci siano difficoltà particolari. Da alto a sinistra perché quando tira ha un piede importante. Da una parte mette, dall’altra inclina. Ha un piede importante. C’è la palla messa a taglio. Quello alto lo può fare anche a sinistra Florenzi: al dfine dei numeri sarebbe più prolifico da quella parte li. Da destra si trovano più cross, ma la linea difensiva è sempre allineata con la palla. Quando tu prima di arrivare sul proseguimento della linea difensiva, entri dentro il campo, è un segnale di venire su. Nel venire su ci sono vantaggi. Palla scoperta, palla coperta ci sono vantaggi. Sono due portieri forti, poi ci sarà da vedere. Szczesny ancora non lo abbiamo, stiamo lavorando per riportarlo, ci vogliono due portieri forti. Se sono fortissimi vedremo le reazioni. Per adesso abbiamo Lobont e Alisson e ce ne vuole un altro forte. Vedremo chi sarà
C’è qualcuno che può avvicinarsi a Pjanic sui calci piazzati?
Ne abbiamo diversi, lui è specialista ma abbiamo diversi che hanno qualità e carattere per battere. Florenzi, El Shaarawy, Perotti. Iturbe ha un buon piede, Salah ha un buon piede. Lui è uno specialista ma ne abbiamo tanti che possono fare bene e diventeranno specialisti anche altri. Ci sarà una corsa a prendersi quelle qualità lì. Totti le sa battere
Strootman può sopperire alla mancanza di Keita e Pjanic?
De Rossi è un altro che può battere le punizioni. A volte è stato diversamente con Pjanci più avanti. Nainggolan può balzarti addosso, Pjanic viene messo lì per la qualità dell’ultima imbucata, ultimo passaggino. C’è Paredes che può fare questo, De Rossi è lui. Vainqueur l’ho usato tante volte che nella gestione del possesso e del fraseggio è molto bravo oltre a essere tignoso per riconquistare la palla. Per il momento starei tranquillo se non capitano cose particolari o occasioni particolari
Ha rilevato un deficit dal punto di vista mentale?
Ieri nell’allenamento ho detto 10 volte questo va fatto, una volta chi ha paura non gioca. 10 a 1 hanno fatto la cosa giusta, poi nel contesto vero col pubblico feroce non ci prendiamo le responsabilità diventa difficile il confronto. Starò più attento, non lo dirò più. Ha detto una cosa che ho detto una volta
Totti?
“Ha evidenziato che il modo giusto di gestirlo è quello lì. Magari lo si poteva utilizzare un po’ di più. Come non era d’accordo a vederlo in campo sempre, non sono d’accordo adesso con chi scrive che questo sia il suo ultimo anno. Non sono io quello che può dire quando deve smettere. Tantomeno non potete essere voi. Ognuno la pensa come vuole. Per quanto mi riguarda Totti deve continuare a giocare. Perché lo volete far smettere? Voi se scrivete che Totti smetterà vuol dire che volete che lui smetta. Quando vi fa comodo scrivete quello che volete. Il tempo che intercorrerà tra l’ultima partita e l’addio di Totti sarà breve. Poi non bisogna caricare il giocatore che questo sarà il suo ultimo campionato. Questo pensiero lo dico a tutti. Non è corretto far passare che io voglio che Totti smetta. Secondo me voi avete il desiderio che Totti smetta altrimenti non scrivereste così. Io non l’ho mai detto. Per me Totti può giocare un altro campionato. Se fa quei numeri non ci sarà nessuna preclusione. Come lui non c’è nessuno. Se aiuterà la Roma, Totti giocherà. Voi vi state preparando a questo, al ciondolino, al fatto che girerà per musei. Questo è scorretto. Quest’anno mi sono portato solo 3 collaboratori e sono tutti allenatori giovani. Domenichini lo cambierei solo per Ancelotti perché è di una qualità impossibile. Il fatto che Totti deve smettere è solo un vostro desiderio. Voi lo state distruggendo. Mi avete fatto un c**o così addossandomi la responsabilità di Totti. Io lo uso come ritengo, e l’uso che ne ho fatto l’anno scorso ha portato i suoi frutti. Siete partiti in salita perché lo volete far smettere. A lui non darò niente ma state sicuri che non gli toglierò niente. Per me non smette quest’anno. Pallotta può scrivere ciò che vuole. Per me lo dirà il suo comportamento se smetterà o meno. Le scorie del passato, sempre se ci sono, me le devi spiegare. Non ho niente contro nessuno finché sia in direzione Roma. Totti nel terzo anno mi sembra abbia vinto la Scarpa d’Oro. Lui ha vinto quello e sono suoi meriti ma non ha salvato la mia posizione. Per me fondamentale è il risultato della squadra”.