Scudetto 2001, il retroscena della Ferilli: “Veltroni era agitato, il Vaticano si opponeva allo spogliarello”

Sabrina Ferilli senza veli, stavolta in senso figurativo. La soubrette e attrice romana è stata ieri sera ospite del programma di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, in onda su Rai3 per promuovere il film di Maccio Capatonda “Omicidio all’italiana”. Inevitabilmente l’argomento si è poi spostato sul famoso spogliarello dopo la conquista del terzo scudetto nella storia romanista, quello del 2001.

“E’ stato un anno da incubo: me ne sono uscita con questa promessa di spogliarmi, anche perché era il terzo scudetto e non è che la Roma vinca scudetti con tanta facilità – ha detto la Ferilli -. Quella che all’inizio del campionato era solo una battuta, a mano a mano che il campionato andava avanti è poi diventata una cosa papabile”.

E ancora: “Io ero in ansia perché questa cosa aveva preso una piega di grande serietà, c’era Veltroni sindaco che mi chiamò agitatissimo perché c’era la Chiesa che faceva pressioni dicendo che se io mi fossi spogliata sarebbe stato sconveniente. Anche perché è un reato spogliarsi in pubblico. Io tranquillizzavo dicendo che sarebbe potuto succedere, ma dallo scherzo è diventato tutto molto faticoso. Il Vaticano era preoccupato ed è anche il motivo per cui stiamo come stiamo…”.


Massimo Salvo

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