Sebino Nela non usa mezzi termini: quando si tratta di esprimersi sulla Roma, è sempre diretto e obiettivo. Come nel caso dell’ultima partita: “La Roma a Napoli? Mi ha fatto incazzare: se fai una così a Napoli, contro la squadra che gioca meglio, dovresti farla tutte le domeniche. La squadra ha grandi potenzialità, deve trovare continuità, ha questo obbligo. Non puoi perdere a Torino, pareggiare a Bergamo, se vinci a Napoli sei una squadra di alto livello, questo fuoco che muove l’allenatore va messo in ogni gara, finché pareggi con avversari medi e vinci una partita più importante non hai fatto niente, quindi aspettiamo. Ogni partita deve essere una guerra, probabilmente questo vizietto lo ha anche il Napoli, che è forte come la Roma ma pareggia a Pescara, perde a Bergamo. Il Napoli non si aspettava un atteggiamento tattico come quello, chiusi quei tre giocatori diventa un po’ prevedibile. Credo che Sarri sia bravissimo, ma che debba inventarsi qualcosa di nuovo. L’anno scorso giocò a Bologna, il Bologna aggredì altissimo e la gara fu un disastro. Una contromossa e la squadra si spegne, quindi credo che dopo tutto quello che ha fatto di buono Sarri debba inventarsi qualcosa”.
Sempre ai microfoni di Roma Radio, l’ex terzino giallorosso ha poi svelato qualche aneddoto curioso su Cerezo, atteso domenica sera all’Olimpico. “Un ragazzo semplicissimo, era un vincente, anche se all’inizio non potevamo pensare che potesse giocare a calcio. Vi dico cosa mangiò al primo ritiro: lasagna al forno, bistecca alla Bismarck, un bicchiere di latte e uno di coca-cola. A Trigoria in bicicletta? Sì e la moglie la scortava con la Bmw, in famiglia ridevano tutti. Era una persona scanzonata, zero politica, non aveva rapporti con la gente, non amava i giornali, gli piaceva giocare. Non avendo rapporti con l’esterno credo sia stato uno dei più amati, dopo due minuti avevi capito con chi avevi a che fare. Viveva il calcio così, alla sua maniera”.