Roma-Napoli 1-2. Black-out giallorosso, Strootman non basta. Un doppio Mertens gela l’Olimpico

La Roma perde ma esce tra gli applausi e i cori del suo mai domo pubblico, reduce invano dalla visita in massa a Trigoria poco prima del match. Gli uomini di Spalletti si arrendono a un Napoli non irresistibile, probabilmente più motivato dopo le recenti debacle di fila. Il derby del Sole si trasforma così in derby della pioggia, che per i giallorossi somiglia più a un temporale visto che, complice la brutta sconfitta con la Lazio, adesso piove davvero sul bagnato.

Capitolini in campo con la novità difesa a 4, nonché il tridente offensivo del tutto originale El Shaarawy-Perotti-Dzeko, per la prima volta assoluta in campo assieme. Manolas diffidato, Strootman regolarmente in campo dopo le voci di ieri sul suo presunto trasferimento all’Inter.

LA CRONACA – I partenopei operano sin da subito un pressing altissimo sui padroni di casa, poco abituati a questo controllo asfissiante e quindi vistosamente in difficoltà. Al 12’ primo squillo giallorosso affidato a Nainggolan, che calcia dal limite su appoggio arretrato di Dzeko ma spedisce tra le braccia di Reina. Al 22’ il Napoli si rende pericoloso con Insigne, che scatta bene ma viene anticipato da Szczesny, che rilancia coi piedi.

IL VANTAGGIO OSPITE – Poco prima della mezz’ora la Roma cala e gli ospiti pungono. Al 26’ Hamsik verticalizza per Mertens, che vede un buco al centro e vi si inserisce; l’attaccante si allunga sulla sfera e con un colpo sotto batte Szczesny in scivolata. Il Napoli non segnava da ben 301 minuti in campionato.

LA REAZIONE – Gli uomini di Spalletti accusano il colpo e cercano timidamente di reagire, come quando al 33’ El Shaarawy intercetta un rilancio di Jorginho, palla indietro a Strootman che da ottima posizione spara incredibilmente alto. Sei minuti più tardi gli uomini di Sarri vanno nuovamente in rete col solito Mertens, ma Banti ferma tutto per un fallo del n. 14 su Fazio, che cade su un suo sgambetto. Allo scadere Manolas becca il giallo per un’entrata in ritardo su Insigne: il greco era diffidato e salta così la trasferta di Palermo.

SECONDO TEMPO – La ripresa inizia nel segno giallorosso: Nainggolan parte palla al piede, esplode un gran destro ma il tiro viene deviato da Koulibaly, finendo in angolo. I partenopei continuano intanto il pressing alto, facendo presagire qualcosa di male.

IL RADDOPPIO – Al 50’, puntualmente, il Napoli passa. Insigne mette in mezzo col mancino, lo scatenatissimo Mertens sbuca sul secondo palo ed infila il portierone polacco per la seconda volta: la sua è la quinta marcatura multipla in Serie A (meglio di lui c’è solo Icardi).

LA QUASI RIMONTA – Al 54’ Ruediger sfiora l’autogoal in scivolata, ma il suo intervento è determinante perché anticipa ancora una volta Mertens, pronto a colpire per la terza volta su cross basso dalla destra di Callejon. Cinque minuti dopo finalmente si rivede un’occasione degna di questo nome per i padroni di casa: dapprima Perotti calcia a giro ma incorre nella parata a mano aperta di Reina, poi Dzeko s’invola verso la porta, entra in area di rigore e calcia col destro a incrociare, ma la sua conclusione è strozzata e si spegne a lato. Poco dopo De Rossi si lascia ammonire per un fallo ai danni di Mertens e, quasi in contemporanea, Sarri viene allontanato dalla panchina per le proteste troppo accese.

L’ILLUSIONE – L’assedio dei capitolini è totale, e nel finale accade di tutto. Salah all’85’ supera Reina in uscita, ma la palla si spegne lentamente sul palo e ritorna tra le braccia del portiere spagnolo. Quest’ultimo, però, due minuti dopo non può nulla sul tiro di Strootman, che accorcia le distanze e dà false speranze ai suoi di recuperare. False speranze che restano tali quando, al terzo dei cinque minuti di recupero, Perotti scaglia un destro da fuori area che l’estremo difensore partenopeo respinge miracolosamente con l’aiuto della traversa, per poi rifugiarsi in angolo. Finisce così una gara che la Roma avrebbe potuto far sua se avesse reagito un po’ prima.

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