Roma machiavellica

Roma città per la sua storia, è il luogo dove può avvenire qualsiasi cosa. La Roma, unica squadra della Capitale checché ne dicano i suburbani, non poteva certamente sottrarsi al destino tracciato dagli antichi padri.

Ecco la nostra raffinata malvagità: dimentichiamo di giocare una partita che sembrava importante ma che invece era una trappola per il vincitore, il quale ignaro si è avviato baldanzoso e festante verso il baratro dove sarebbe inesorabilmente precipitato.

Non solo: abbiamo dato ospitalità al drago che avrebbe ingoiato, in quattro portate, l’ingenua ed incolpevole vittima predestinata.

Ahò!! Pijamola così e passiamo ad altro.

Il progetto “giovani” è bello ed intrigante ma richiesti tempi lunghi che non abbiamo, Allora occorre inserire in organico uno o due promettenti ragazzi che si abituino a giocare e convincere con i grandi, ne acquisiscano le doti tecniche ed umane ed acquistino la necessaria personalità vincente.

Questo ad ogni stagione.

Il progetto si rinnovo, ringiovanimento ed assemblaggio deve procedere per gradi confrontarsi con le risorse economiche ma essere inarrestabile nella crescita alla quale contribuiscano inevitabilmente i risultati positivi.

Apriamoci dunque con animo sereno a questa nuova stagione, cominciata ottimamente a Livorno, consapevoli e certi che abbiamo una squadra ben assortita e composta sia da elementi di notevole ed affermata esperienza che da ragazzi di sicura capacità (E poi c’è lui… il Capitano che gioca sempre e solo con noi).

Noi non solo siamo i più affamati ma abbiamo proprio una fame arretrata, però non siano disposti ad ingannare il nostro raffinato palato.

Buona Roma a tutti i Romanisti… Ci dispiace, con ghigno, per gli altri.

Dario ’40

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