Pronti, via: al 2′ Dzeko spreca puntualmente un’occasione da goal sparando addosso a Strakosha un’ottima palla fornita da Strootman. All’8′ ancora giallorossi avanti con Salah, il cui sinistro a giro impegna nuovamente il portiere avversario, che devia in angolo con la punta delle dita.
IL VANTAGGIO BIANCOCELESTE – Nel momento migliore della Roma, però, arriva il vantaggio biancoceleste: al 12′ Milinkovic-Savic serve in verticale Keita, il quale si fa spazio al limite e col mancino infila Szczesny, nettamente in ritardo sul suo palo perché il pallone passa tra le gambe di Emerson. Si tratta del dodicesimo sigillo stagionale per il n. 14 della Lazio. Gli uomini di Spalletti accusano il colpo e al 18′ subiscono una nuova incursione di Parolo, che impegna severamente il portiere giallorosso (stavolta attento sul suo palo).
LUKAKU: MANCA UN RIGORE? – Tra un’azione e l’altra si arriva al 44′, quando c’è da segnalare un rigore dubbio per la Lazio: Lukaku (da poco entrato al posto di Felipe Anderson) guadagna l’area ma, al momento di calciare, imbatte in Fazio che, nel tentativo di rinviare, probabilmente tocca anche la gamba del giocatore, lasciandolo cadere. L’arbitro però fa cenno di proseguire.
IL PAREGGIO – Quando il primo tempo sembra ormai prossimo a chiudersi in svantaggio, la Roma agguanta il pareggio grazie a un penalty concesso generosamente per un leggero fallo di Wallace su Strootman. Dagli undici metri va Daniele De Rossi che, con estrema freddezza, realizza l’1-1.
LA RIPRESA – A soli tre minuti dall’inizio del secondo tempo Dzeko ha l’occasione per rifarsi dopo l’errore iniziale, ma questa volta più che i suoi demeriti vanno sottolineati i meriti di Strakosha, che sul tiro del bosniaco compie una vera e propria prodezza deviando in angolo. Tempo cinque minuti e la Lazio è di nuovo avanti: Basta si accentra dalla destra e scarica un sinistro dal limite che, deviato da Fazio, si insacca nonostante il tuffo disperato di Szczesny. Il calciatore non segnava da ben 79 partite, curiosamente proprio dalla rete siglata ai giallorossi nel marzo 2014 (ai tempi con la maglia dell’Udinese).
LA REAZIONE – Al 64′ Spalletti prova ad aumentare il peso offensivo inserendo Perotti per Fazio, dopo aver già sostituito El Shaarawy con Bruno Peres. Il baricentro però è ancora tutto appannaggio biancoceleste, e non muta neppure quando al 73′ fa finalmente il suo ingresso in campo Francesco Totti, che rileva De Rossi.
IL TRIS: ANCORA KEITA – All’85’ la Lazio pone fine alle speranze di rimonta siglando il terzo goal con Keita, che firma la sua doppietta personale sfruttando al meglio un assist brillante di Lulic, reduce da un lungo tragitto indisturbato verso la porta. Al 91′, nel primo dei tre minuti di recupero, c’è ancora spazio per un’azione biancoceleste con Milinkovic-Savic, che in sforbiciata (deviata da Bruno Peres) quasi non sigla il poker.
Termina così, coi sogni di gloria che svaniscono con la ciliegina sulla torta finale: l’espulsione di Ruediger a un secondo dal triplice fischio: brutta la sua entrata a gamba tesa su Djordjevic. Brutta come la Roma, che adesso è preda facile del Napoli, pronto a rimettersi a -1 in caso di vittoria stasera.