In attesa di capire chi sarà il sostituto di Mohamed Salah e chi quello di Antonio Rudiger, la Roma di Eusebio Di Francesco si appresta a disputare la stagione con quasi due squadre, una panchina di valore e lunga che non si vedeva da tempo nel club capitolino. Questo è stato uno dei problemi che ha contraddistinto gli ultimi anni della rosa giallorossa, ma quest’anno l’ex tecnico del Sassuolo potrà contare su valide alternative.
Partiamo dalla porta dove a fare il titolare sarà Alisson, con l’alternativa Skorupski (in attesa di capire se il suo futuro sarà altrove). Sulla corsia di destra ci saranno Karsdorp e Peres a darsi battaglia, mentre sulla sinistra oggi Kolarov è il titolare, con Emerson pronto a lottare per un posto quando avrà pienamente recuperato dall’infortunio. I quattro centrali difensivi in rosa saranno Manolas, Moreno, Fazio e Jesus. A centrocampo difficile pensare ad un trio diverso da Nainggolan, De Rossi, Strootman. Pronti a subentrare saranno Gonalons, Pellegrini e Gerson. Ad oggi il tridente offensivo dovrebbe essere composto da Perotti, Dzeko ed El Shaarawy, con le alternative Defrel e Under. Infine il vero jolly sarà Florenzi, che difficilmente verrà schierato ancora come difensore, ma più come intermedio di centrocampo o esterno d’attacco.
Per quanto riguarda i giovani dovrebbero rimanere in prima squadra Nura e Tumminello, da capire quale sarà il futuro di Antonucci, che comunque essendo un ’99 farà parte anche della primavera di Alberto De Rossi. Per Sadiq ci sono richieste per il prestito da alcuni club di A, ma la decisione finale spetterà a Di Francesco.
LA DIFFERENZA CON GLI SCORSI ANNI – La vera differenza rispetto alle passate stagioni sarà dunque quella di poter puntare su giocatori di qualità anche dalla panchina. Come ha detto lo stesso tecnico non esistono titolari, ma tutti saranno utili alla causa. Si può ipotizzare un valido turnover alla vigilia del turno di Champions League.