Tutto come da copione, sofferenza compresa. La Roma guadagna l’accesso diretto alla Champions League e festeggia a dovere Francesco Totti, che a fine gara tiene incollati tutti e 60.000 gli spettatori con tanto di microfono e ringraziamenti speciali.
LA FORMAZIONE – Spalletti manda in campo il tridente Salah-El Shaarawy-Dzeko, con Nainggolan a fare la spola tra attacco e centrocampo, composto invece da Strootman e De Rossi in mezzo ed Emerson all’occorrenza terzino. In difesa spazio ai soliti Ruediger, Manolas e Fazio, con Szczesny che completa il reparto arretrato.
LA CRONACA – Mentre tutti si aspettano la Roma, a passare vantaggio è il Genoa: ai grifoni bastano solo 3′ per sbloccare la gara e lo fanno con Pellegri, che scatta sul filo del fuorigioco e insacca sfruttando al meglio l’assist di Lazovic. Tempo due minuti e i padroni di casa quasi subiscono il raddoppio a causa di un’uscita avventurosa di Szczesny, che lascia la porta sguarnita e Palladino, dalla distanza, per poco non la mette dentro.
LA REAZIONE – Al 10′, però, Dzeko rimette le cose a posto. Emerson s’incunea sulla fascia e serve il bosniaco che, da posizione ravvicinata, coglie il palo; la palla tuttavia carambola nuovamente in zona sua e stavolta non sbaglia. Il pareggio dà linfa vitale ai giallorossi, anche se al 14′ mister Spalletti è costretto a sostituire lo stesso Emerson per un infortunio al ginocchio abbastanza serio: al suo posto entra Mario Rui.
OCCASIONI SPRECATE – Nel giro di un solo minuto sia Dzeko che El Shaarawy avrebbero l’occasione per ribaltare il risultato, ma nel primo caso è bravo Lamanna, nel secondo è impreciso il Faraone. Al 41′ è ancora il n. 9 giallorosso a rendersi pericoloso quasi dal limite, ma il suo tiro è debole ed è facile preda del portiere rossoblu.
LA RIPRESA – Il secondo tempo si apre con gli ennesimi cori a sostegno del Capitano, che sembrano più un invito per Spalletti a inserirlo in campo. Così è: al 54′ Totti rileva Salah e viene accolto dal boato dell’Olimpico, mentre piovono fischi assordati per il quasi contemporaneo ingresso di Cataldi al posto di Hiljiemark. La Roma è carica e al 67′ Strootman sfiora il goal dalla distanza: il suo sinistro esce davvero di pochissimo. Un minuto dopo Totti compie un lungo lancio a tagliare l’area, El Shaarawy sovrasta il suo avversario ma Lamanna vola e devia in angolo.
VANTAGGIO E PAREGGIO – Al 69′ il tecnico toscano getta nella mischia anche Perotti per El Shaarawy, e dopo 5′ la Roma trova il vantaggio: cross arretrato di Dzeko, De Rossi ci arriva e da dentro l’area di sinistro batte l’estremo difensore genoano. Neanche il tempo di festeggiare, però, che al 79′ gli ospiti pareggiano i conti con Lazovic, che insacca di testa un cross di Laxalt a scavalcare Szczesny. All’82’ il Genoa potrebbe addirittura chiudere la partita, se non fosse per l’imprecisione di Lazovic che supera il portiere polacco ma centra il palo.
EUROPA IN EXTREMIS – I capitolini sembrano smarriti e con essi Spalletti, che si gioca il tutto per tutto mettendo Fazio centravanti affianco a Dzeko. Si susseguono una serie di tentativi giallorossi, tutti però vani; quando però ormai sembra che sarà il Napoli a varcare la soglia della Champions senza i preliminari, ecco che sale in cattedra Perotti. Il signor Tagliavento concede 4′ minuti di recupero, ma all’argentino ne basta mezzo per andare in goal sfruttando una carambola infinita tra Nainggolan, Fazio e Dzeko.
Finisce così, 3 a 2, con il via libera per la festa a Francesco Totti, che lascia il campo e poi rientra trovando i suoi compagni di squadra con addosso la maglia a lui dedicata. Stessa maglia, ma decisamente più grande, che troneggia al centro del terreno di gioco e che segna la fine di un’era.