Mentre sui social impazza l’hashtag #FamoStoStadio, la Roma scende in campo per recuperare il match non disputato domenica causa rugby. Avversario di turno la Fiorentina, che di colpo trasforma l’hashtag in #FamoStiTrePunti. Formazione senza grosse sorprese, con El Shaarawy e Dzeko in avanti e Nainggolan a supporto. Totti in panchina, nessuna novità anche qui. Nel riscaldamento De Rossi fa tremare Spalletti, perché vittima di una storta che richiede l’intervento dei soccorsi. Il n. 16 giallorosso, però, è forte e si rialza.
La prima occasione della gara capita sui piedi di Emerson Palmieri, che al 12’ fa partire un cross dalla sinistra ma calcia male, così male che quasi inganna Tatarusanu, ma spegnendosi tuttavia sul fondo. Al 14’ i viola rispondono con Chiesa, che su lancio di Gonzalo Rodriguez s’invola verso la porta e supera con un pallonetto Szczesny, ma Fazio recupera prima che la palla finisca in rete.
Al 18’ Strootman entra in ritardo su Chiesa e si becca il giallo: l’olandese entra così in diffida. Due minuti dopo Nainggolan apre per Bruno Peres, che rientra sul sinistro e la piazza a giro, ma la sfera termina a lato di un soffio a Tatarusanu battuto. Al 28’ Strootman crossa per Dzeko, il bosniaco va di testa ma Astori lo ostacola e il tocco è flebile.
Un minuto più tardi Bruno Peres sfiora nuovamente il vantaggio: il Ninja riceve palla e avanza fino al limite, finta il tiro e crossa al centro dove per il terzino brasiliano sarebbe più facile segnare che sbagliare. Eppure il destro del n. 13 è inguardabile, tanto da finire nella Nord.
Alla mezz’ora la Roma dà l’idea di essere l’unica squadra in campo, con gli ospiti che so affacciano qua e là nella metà campo giallorossa senza creare pericoli. Anzi sono ancora i padroni di casa a mettere i brividi quando, al 33’, Sanchez è costretto agli straordinari per anticipare El Shaarawy pronto a insaccare un preciso cross di Bruno Peres.
Il goal è nell’aria, e infatti arriva puntuale sei minuti dopo. Pregevole palla in verticale di De Rossi per Dzeko, che sul filo del fuorigioco stoppa di petto in area e, di piatto, infila Tatarusanu, incolpevole. E’ il terzo assist in campionato per il centrocampista nativo di Ostia, che non ne faceva così tanti dalla stagione 2012/2013.
Neppure il tempo di battere che gli uomini di mister Spalletti sono di nuovo avanti e ancora con Nainggolan, che dal limite calcia una punizione insidiosa. La palla sbatte sulle gambe dei difensori viola e finisce sui piedi di Dzeko, che a tu per tu col portiere avversario spreca tirandogli addosso. E’ su quest’azione che si chiude, di fatto, il primo tempo della gara.
La ripresa si apre con qualche smorfia: al 56 Irrati vede un fallo a centrocampo di De Rossi su Borja Valero ed estrae addirittura il giallo. Lo stadio mormora, ma tempo due minuti e il vocio si trasforma in boato. Dzeko sulla destra guadagna infatti un calcio di punizione che De Rossi s’incarica di battere; il n. 16 giallorosso mette al centro e imbecca Fazio, che svetta su tutti e insacca dopo aver colpito il palo interno.
Sul 2 a 0 la Fiorentina accusa il colpo e mister Sousa corre ai ripari inserendo nel giro di un quarto d’ora Ilicic, Tello e Cristoforo, i quali prendono rispettivamente il posto di Olivera, Bernardeschi e Chiesa. Cambiando l’ordine degli addendi, però, il risultato non cambia: al 75’ è infatti nuovamente la Roma a colpire con Nainggolan, che cala il tris al termine di un’azione magistrale fatta partire dal solito De Rossi e proseguita da Strootman, a cui va il merito dell’assist vincente.
All’81’ l’Olimpico si alza in piedi per accogliere l’ingresso in campo di Capitan Totti, che rileva El Shaarawy. Poco dopo De Rossi fa posto a Paredes. Nel mentre, il poker firmato Edin Dzeko: il bosniaco ruba palla ad Astori, ex della gara, che stoppa male un retropassaggio scellerato di Sanchez e offre suo malgrado al n. 9 l’occasione della doppietta personale. La Fiorentina è in stato di shock, tanto che Dzeko avrebbe anche l’opportunità della tripletta se non fosse per Tatarusanu, che si distende sulla destra e strozza l’urlo in gola ai tifosi giallorossi.
L’ultima emozione degna di nota è l’ingresso in campo di Clement Grenier, che debutta nei minuti finali rilevando un applauditissimo Nainggolan. Finisce così una gara a senso unico, che se non fosse per l’inarrestabile Juventus offrirebbe a tutti lo spunto per un titolo da scudetto.