L’allenatore giallorosso, Luciano Spalletti, interviene alle 15.00 in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Empoli. Il tecnico capitolino risponde alle domande dei giornalisti presso la sala conferenze del Centro Sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria.
Rischio pensiero al derby?
“Penso a Roma-Empoli, è sicuramente il miglior modo di preparare quella partita lì anche se può sembrare più importante”.
Rientro dalle Nazionali?
“Sono tornati tutti molto bene, a parte Daniele. E’ tornato con un ematoma. Bisogna valutarlo di volta in volta, cammina un po’ meglio ma bisogna vedere. Penso domani sia difficile vederlo a disposizione. Gli altri si sono allenati bene, sono fiducioso anche se un po’ di fatica dal viaggio l’hanno fatta”.
Grenier può giocare?
“Questa è un’altra cosa. Veniva da questo problema al ginocchio, lo abbiamo lasciato fermo in questa settimana. L’ho rivisto ieri, è da ieri in gruppo. Sono valutazioni che vanno fatte piano piano”.
Monchi garanzia di crescita?
“Per noi il futuro è la partita di domani. Io non ho parlato con la società di niente. Il mio ds è Ricky Massara. Bisogna avere rispetto per quelli che hanno lavorato bene. Ho avuto due direttori, come Sabatini e Massara. Massara è una persona squisita, una qualità di intendersi di calcio che secondo me a disperderla sarà qualcosa che poi manca alla Roma. Su Monchi mi dicono che è un grande professionista”.
Cosa vi siete detti con Pallotta?
“Abbiamo parlato di tante cose, è stata l’occasione di dirgli di persona quello che ho sempre detto a voi. Il contatto diretto è la cosa più importante. Quello che mi ha detto lui bisogna chiederlo a lui”.
Qual è il ruolo di Baldini in questa Roma?
“E’ un modo di deviare l’attenzione al quale non partecipo. A me l’organigramma non interessa, a me interessa la partita di domani. Niente deviazioni, dritti verso la partita”.
Nainggolan a riposo?
“Potrebbe essere un vantaggio da dare agli avversari che vista l’importanza della partita preferisco non fare, sono considerazioni che tengo per me”.
Per chi tifa domenica?
“Ho molti difetti ma una dote, non vado a gufare nessuno. Devo soprattutto lavorare in maniera professionale e fare il mio fatto bene, e se ci riesco benissimo. Guarderò attentamente perché ci sono grandi allenatori e grandi giocatori. Sarà uno spettacolo di grande livello. Al San Paolo gremito sarà più bello assistere, se posso ci vado”.
Totti, quante ne può giocare?
“Ne può giocare diverse, dipende da quello che è il tipo di partita ed il momento che sta attraversando. Lo considero dentro la squadra come tutti gli altri. Faccio il mio lavoro e vado poi a decidere. Anche in futuro sarà così”.
Arrivare secondi accorciando il gap dalla Juve può essere una vittoria?
“Secondo me, quando si guarda a dei percorsi fatti si può dare la valutazione che si vuole. Il percorso dice che tragitto è stato fatto. Io se non vinco non rimango. Vincere vuol dire vincere un titolo. Il mio è sempre stato quel discorso lì. Fare tanti punti sarebbe un piacere. La Curva ha deciso di entrare, spero di non leggere delle offese come le ulime volte. Ogni qual volta la palla andrà fuori ioo mi girerò verso la Sud e me la voglio gustare perché mi è mancata”.