Dopo la sconfitta di Firenze i giallorossi torneranno in campo domani all’Olimpico contro il Crotone. Alla vigilia del primo turno infrasettimanale della stagione, ha parlato in conferenza stampa il tecnico della Roma Luciano Spalletti. Ecco le sue parole:
Secondo alcuni quotidiani la rosa è corta, secondo lei?
“No, non è corta. Bisognerebbe averli tutti a disposizione ma non è corta ed è di qualità”.
Cosa si aspetta da Salah?
“Io faccio sempre un discorso di squadra. Salah ha bisogno di un po’ di entusiasmo e questo dipende anche dal gioco della squadra. Se noi cresciamo i giocatori molto offensivi e tecnici ottengono un contributo. Gli attaccanti hanno un peso superiore rispetto agli altri, perché devono fare gol. Sotto l’aspetto della determinazione ci tiro dentro anche gli altri, dobbiamo essere più velenosi”.
Pallotta?
“Il presidente è eccezionale, è il tipo che a me piace avere. Ha questo entusiasmo di migliorare la Roma, lo vediamo dall’impegno. Riesce a trasferire simpatia a chi ha davanti. È camaleontico, nello spogliatoio è in un modo, a cena uno showman. Da uno come lui io ci comprerei la macchina usata. È innovativo, basta vedere che ci ha fatto giocare a calcio in un campo di baseball”.
Finita la punizione di De Rossi? Si aspettava di più da lui in queste tre partite senza fascia?
“Si è finita, ha fatto bene a ricordarmelo. Mi aspettavo quanto ha fatto perché ha giocato bene. Se domani gioca gli darò la fascia”.
Nainggolan sta bene?
“Ci sta succedendo a livello di squadra. Non abbiamo fatto benissimo, nell’ultima partita ho visto dei segnali importanti. Nel discorso post Firenze ho iniziato dicendo che stiamo sulla strada giusta, dobbiamo continuare a fare così. Dobbiamo rafforzare il nostro possesso palla e essere più determinati. Nell’ultima gara ho visto cose positive, se ci metteremo qualcosa in più riavremo la nostra Roma. Nainggolan è forte quindi a farne a meno ci pensi sempre due volte, però abbiamo una rosa ampia quindi può riposare qualche volta”.
Lei si sente di confermare la speranza di Pallotta sul fatto che lei resti alla Roma?
“Questo è un discorso che lo dirà il lavoro che riusciremo a fare insieme. Quello che evidenzieranno i comportamenti di squadra. Il futuro è in questo momento qui, io debbo prendermi delle responsabilità e che le prende nella direzione giusta”.
Sta studiando una soluzione diversa per El Shaarawy che sembra essere al momento meno incisivo?
“Noi abbiamo bisogno di comandare il gioco perché da quella qualità riusciamo a far fare quel passettino in più ai nostri giocatori offensivi, riusciamo a infondergli più fiducia e a essere più tranquilli. Il primo passo è a livello collettivo. È con il nostro comportamento che possiamo cambiare la nostra vita e i risultati. Non è uno soltanto a doverlo fare. El Shaarawy è un giocatore di fascia che esprime qualità e tecnica addizionate a velocità ed esplosività, quando entra con le spalle girate alla porta è bravo se indirizza subito il controllo di palla e parte; però gli si può trovare spazio anche da altre parti. Secondo me riesce a esprimere il massimo sia sulla fascia sinistra che sulla destra, anche se lui preferisce la sinistra”.
Gerson a che punto è con l’adattamento?
“Ha delle qualità, poi bisogna vedere se riesce a metterle subito in evidenza in una squadra come la nostra. Bisogna dargli la possibilità di inserirsi. Ha qualità offensiva però non lo puoi mettere con le spalle girate perché non è rapidissimo. Ha corsa e resistenza però la fase difensiva deve migliorarla. La collocazione va fatta in maniera corretta, quando l’ho fatto giocare a Plzen non ha fatto male, però la squadra non ha funzionato al meglio e ho preferito cambiare. Gli va dato un po’ di tempo”.
Vuole commentare Corvino su Dzeko?
“So che gli ha risposto Sabatini. Corvino è un grande professionista, con quello che ha detto sminuisce la bella prestazione della Fiorentina perché stimola le persone ad andare a rivedere gli episodi fondamentali della partita, e se uno va a rivedere gli episodi fondamentali diventa tutto più chiaro. Per Dzeko basta andare a vedere le sue performance e si accorge che ha queste qualità qui”.
Qual’è il maggior difetto della Roma? Totti giocherà dal primo minuto?
“Bisogna concentrarsi sulla qualità del possesso palla. Bisogna comandare la partita così si riesce a fare la differenza, in particolare con gli uomini offensivi. Bisogna riportare qualche palla di meno dal nostro portiere, stazionare di più nella metà campo avversaria. Questo è quello su cui stiamo lavorando di più, però vedo dei miglioramenti importanti. Vedo l’interesse dei calciatori a quello che diciamo e la voglia di mettere in pratica la traccia che gli diamo. Totti può giocare dall’inizio come tutte le partite. Io scelgo come ho sempre fatto”.