Il tecnico della Roma Luciano Spalletti, ha parlato al termine della vittoria casalinga in Europa League contro l’Astra Giurgiu. Di seguito le sue parole ai microfoni di Sky Sport:
“Siamo ripartiti, abbiamo fatto una gara di livello, abbiamo avuto attenzione, proposte, la squadra è rimasta corta e aggressiva, stasera non possiamo dirgli niente. Sicuramente in quella fase lì avere degli esterni aiuti, oggi Juan Jesus ha fatto bene, ha ritrovato le sue qualità, ha dato sostanza sulle palle inattive, lui è uno esplosivo e ha fatto bene. Iturbe? Lui ha bisogno come il nostro pubblico ha capito di avere fiducia. Lui è troppo sensibile forse, se avesse fatto gol su questa palla gol invece di sterzare, avrebbe fatto un grandissimo secondo tempo. Qui si è ricaduti in quelle cose di aver paura di prendere iniziative, se lo facesse sarebbe fortissimo, ha una corsa incredibile, io gli ho detto più volte di puntare l’avversario, se lo avesse sfidato nell’uno contro uno non ce l’avrebbe fatta l’avversario. Se ho in mente qualcosa di nuovo? Secondo me bisogna sempre andare verso la strada intrapresa, ma è chiaro che bisogna farla meglio, bisogna avere più qualità e alzare il gioco, bisogna essere nelle scelte di prevenzione e di preparazione al momento che si perde palla sistemati meglio, a Torino abbiamo concesso qualche ripartenza, le squadre che hanno determinazione trovano il piccolo vantaggio, se poi metti un piede male, metti male anche quello dopo. Noi conosciamo la nostra squadra, abbiamo perso un po’ questo fatto di andare dietro la linea difensiva e bisogna parlarne, abbiamo creato una situazione dove si può lavorare. Abbiamo provato Salah vicino a Totti per palleggiare basso e abbiamo segnato, Totti ha dato quella palla lì a Salah, una cosa che abbiamo cercato. Se creiamo presupposti nuovi, è qualcosa in più, ma bisogna lavorare su ciò che conosciamo, anche se adesso siamo un po’ al di sotto delle nostre possibilità. Gerson? Secondo me lui come trequartista in Italia può averla, a lui piace la palla sui piedi, non è un trequartista alla Nainggolan o alla Perrotta che attacca lo spazio. Lui vuole la palla sui piedi e se sosta sulla trequarti non essendo rapidissimo di gambe in questo campionato qui andrà in difficoltà. Per me è una mezzala che sa accompagnare le azioni. Anch’io avevo guardato qualche cassetta precedentemente e pensavo avesse più fiducia tempo fa. È chiaro che in questo momento non ho possibilità di dargli spazio, deve essere bravo lui e aspettare un altro po’ di tempo. Totti? Lo ha detto lei che hanno fatto tardi (ride, ndr). Io avendo Lobont in squadra che conosce un po’ di situazioni, l’ho chiamato e gli ho detto di controllare quello che accadeva, lui ha detto che dovevamo basarci sul compleanno di Totti. Cambiare atteggiamento non era facile, loro ci sono riusciti, li ho visti determinati ma la regola sarebbe stata farlo in un altro momento. Domani si riparte con la rumba dell’allenamento pieno, dalla mattina alle 10 fino alla sera alle 18″,
Spalletti a Roma TV
“Che risposte ho ricevuto? Abbiamo fatto una buona partita, abbiamo fatto girare bene la palla e presidiato bene la metà campo. Li abbiamo costretti a schiacciarsi molto nella loro metà campo. Nono siamo andati molto dietro la linea difensiva però da lì abbiamo segnato con Salah. A un certo punto li avevamo storditi con il possesso palla e lì secondo me è stata la differenza della partita. Il palleggio e l’abilità di Salah? Loro volevano essere aggressivi ma essendo in 5 dietro e avendo pochi attaccanti i mediani erano lasciati soli e non riuscivano a coprire tutti i nostri centrocampisti e allora salivano i centrali. Ecco allora che Salah con la sua velocità è stato bravo. È da rivedere questa soluzione. Paredes e Iturbe? Paredes ha giocato molto bene ha fatto tutto quello che doveva fare, anche andare a correre nel lungo tragitto che non è la sua caratteristica. Non soffre niente. Ha avuto sfortuna su qualche tiro perché ha questa lasagna che crea problemi. Iturbe peccato non abbia fatto gol, altrimenti avrebbe fatto una bella partita. La cosa bella è che la curva l’abbia sostenuto e con quel sostegno lui può ritrovare ciò che lo ha reso famoso. Scelta di spostare Iturbe? Ma sono cose che si può fare, quando le cose non vanno bene è possibile spostare l’uomo perché così si cambia anche avversario. Quando ho tolto altri calciatori per avere equilibrio l’ho portato a destra. Lui dall’esterno può puntare in velocità. All’ultimo il suo avversario si era intimorito e io lo incitavo. Quando ti punta ti mette in difficoltà. Si è guadagnato un po’ di situazione positive. È stato aggressivo e ha fatto una buonissima partita. Gli ci vorrebbe un po’ di sostegno perché è un bravo ragazzo e perde facilmente fiducia”.