La conferenza stampa di Rick Karsdorp, il neo terzino giallorosso acquistato dal Feyenoord.
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Monchi: “Vale quanto detto ieri per Gonalons, sono estremamente felice di avere qui Rick. Si tratta di un giocatore corteggiato da grandi squadre, è qui con noi grazie allo sforzo della Roma. E’ una delle operazioni di cui sono più soddisfatto, è un giocatore dal grande presente e futuro“.
Quanto tornerai ad allenarti con i tuoi compagni?
Purtroppo mi devo rivolgere a voi in olandese. Ho molta voglia di iniziare, ho avuto delle vacanze fin troppo lunghe, sto lavorando forte per tornare in forma. Spero di risolvere entro 3-4 settimane questo problema. Ho voglia di dare molto a questo club, avevo voglia di venire e lo devo dimostrare.
Cosa ti ha detto Strootman? Ti ha dato dei consigli?
La presenza di Kevin è per me molto importante, mi ha davvero consigliato di venire alla Roma, non è stata una decisione semplice, ho giocato sempre nel Feyenoord, avevo qualche remora, ma invece Kevin mi ha convinto a venire qui. La sua presenza sarà importante, ma anche gli altri compagni di squadra mi hanno accolto bene e mi stanno aiutando.
A che calciatore ti senti di assomigliare come terzino?
Conoscete un po’ la mia storia, ho iniziato come centrocampista offensivo e poi a 20 ho cambiato ruolo. E’ difficile per me fare paragoni con grandi interpreti, non mi resta che dimostrare sul campo quello che so fare.
Quali saranno le difficoltà di giocare nel campionato italiano?
Io credo che in ogni caso quando un calciatore passa dall’Olanda all’Italia debba lavorare molto per imparare un nuovo tipo di calcio. Io ho caratteristiche molto offensive e devo imparare subito e bene a difendere. Ho intenzione di impegnarmi e diventare un calciatore più completo.
La Roma ha avuto molte difficoltà a trovare un grande terzino dopo Cafu. Pensi di poter raggiungere quei livelli?
Intanto vorrei dire che vengo da una squadra che non vinceva da 18 anni. Uno dei miei obiettivi era quello di diventare campione d’Olanda e ci siamo riusciti. In vacanza ho ricevuto la chiamata della Roma e ho scelto abbastanza in fretta di venire. Cafu? E’ difficile dirlo, ad oggi non mi considero un grande calciatore, mi considero un calciatore piccolo, non dovete avere aspettative eccessive. Mi impegno a dire ai tifosi che faremo di tutto per vincere lo scudetto e per diventare campioni.
Ci spieghi bene la storia di questo infortunio? Hai fissato una data per il recupero?
Prima della partita con l’Ajax avevo riposato per arrivare in forma. Al primo minuto ho preso un colpo, avevo dolore, ma ho continuato fino all’intervallo e lì sono uscito. Dopo una settimana mi sono risentito bene, poi ho ripreso un altro colpo e ho giocato col dolore. Recupero? Spero che sia il prima possibile, stiamo ragionando in termini di giorno per giorno, l’obiettivo è la prima giornata di campionato.
È vero che Di Francesco ti aveva già cercato quando allenava il Sassuolo?
Si, è vero, mi risulta questo suo interesse fin dai tempi del Sassuolo. Io ho giocato una sola stagione da titolare fisso in Olanda fino a quel momento e volevo restare lì per fare esperienza. Il suo interesse mi gratifica, la fiducia del mister è molto importante.
Come vivi il fatto di non allenarti in questi giorni di ritiro? Hai mai avuti contatti con l’Inter e con Sabatini?
Ovviamente per me è difficile essere col tutore durante la preparazione e fare recupero tutto il tempo. Tocca fare questo e farlo bene, tutti sanno che voglio tornare in campo il più velocemente possibile. L’Inter? Ora conta solo la Roma, prometto di dare il 100% per questa squadra, tutto il resto non conta.
Quanto è importante per voi giovani avere dei punti di riferimento esperti? Al Feyenoord avevi Kuyt, qui c’è stato Totti e ora c’è De Rossi
E’ un paragone che ci sta, non so esattamente come fosse per Totti qui, ma Kuyt per noi era importantissimo, è un giocatore che ha fatto di tutto, è diventato un mio buono amico, siamo stati in vacanza insieme, è stato uno di quelli decisivi per la conquista del titolo. Lui si è defilato per dare spazio ai giovani quando tutti parlavano di lui, immagino che Totti sia stato molto simile qui se non superiore.
Cambierà tanto il suo modo di giocare con l’impostazione tattica di Di Francesco? Ha parlato col tecnico di come lei sarà impiegato e dei compiti tattici?
E’ stata la prima domanda che ho rivolto al mister quando ci siamo sentiti. Abbiamo parlato del modulo e del mio impiego. Due anni fa ho fornito 11 assist, quest’anno sono migliorato in fase difensiva. Più del mio rendimento conterà la squadra, non è un caso che si dica “Forza Roma”, quindi forza la squadra.