Ho volutamente atteso le ultime due partite disputate per esprimere ancora un volta ll’amore per la Roma, Non per i risultati ma solo per il compiacimento intimo di essere tifoso della Roma.
Certamente l’amore si esterna in modo estremamente sofferto nei momenti più difficile ed altrettanto certamente si manifesta gioioso ed invadente nei momenti più felici e sereni.
Noi, Romanisti veri, che sempre abbiamo sostenuto la nostra Roma non possiamo che gioire e sentirci orgogliosi per questa nostra squadra. È evidente che i risultati sono soddisfacenti ed appaganti, ma la Roma attuale, proprio per il suo essere, proprio per la sua storia, proprio per il suo spirito ha aggiunto enormi valori a quelli ottenuti sul campo.
Infatti tutto l’insieme esprime: allegria, compattezza, solidarietà, voglia di farne parte, comunicatività spontanea, partecipazione collettiva e ciò che più desta meraviglia: il non appagamento ma la voglia e la volontà di raggiungere livelli inaspettati ma altrettanto possibili.
Il gesto di togliersi la maglia da parte di Giotto dopo il gol al Milan non è solo la gioia del momento ma esprime tutta la felicità di esserci e di continuare a far parte della Roma.
Senza entrare in facili polemiche, almeno spero, questo campionato lo abbiamo comunque vinto noi, visto il punteggio record, senza aiutini e senza il vago compiacimento rinunciatario di alcuni avversarsi.
Noi abbiamo bisogno di nulla, noi siamo da sempre la Roma.
Molto significativi gli argomenti posti in essere dal nostro Garcia:
– Guardiamo al futuro senza cadere nel compiacimento attuale ma pensiamo a rinforzarci, proprio per rimanere stabilmente ai vertici nazionali e continentali.
Ringrazio tutti per l’attenzione che mi vorranno dedicare, auguro buona Roma a tutti i Romanisti, gli altri forse giocheranno il giovedì, molto difficilmente i recuperi del lunedì… ah, quanto sono dispiaciuto..
Dario ‘40