Tutte le dichiarazioni di Alberto De Rossi, allenatore della Roma Primavera in occasione del match vinto 2-0 contro l’Entella.
DE ROSSI IN CONFERENZA STAMPA
Questa vittoria può dare una spinta per il finale di campionato?
“C’è da dividere la stagione. E’ iniziata in una maniera diversa da come poi è proseguita ma noi conosciamo il valore dei nostri ragazzi. Se c’è stato un calo conosciamo anche perché c’è stato questo calo perché i nostri ragazzi per fortuna, per bravura della società, per chi l’ha scovati e per chi l’ha allenati sono molto richiesti soprattutto dalle Nazionali e per noi è un vanto. Però sono ragazzi che non si fermano mai, noi abbiamo 6-7-8 giocatori che vanno sistematicamente almeno una volta al mese in Nazionale può succedere che poi devono giocare in campionato poi in Youth League poi in campionato è normale che ci può stare di avere un periodo come l’abbiamo avuto noi. Non ho dubbi sulle qualità dei nostri ragazzi, ma ci può stare di avere questo mese un po’ folle ma ripeto, non ci sposta nulla, conosciamo le qualità dei nostri ragazzi”.
In finale di Coppa due squadre dello stesso girone che è il più competitivo del campionato. Questo ha reso difficile il cammino della Roma per avvicinare l’Inter?
“Per tanti anni abbiamo parlato di un girone più forte di un altro, per tanti anni hanno sempre detto che il nostro girone, quello del Sud, era il girone meno forte con squadre meno all’altezza. Dirlo adesso sarebbe scorretto. Dico che il nostro girone è fortissimo non solo per le prime quattro ma anche per le altre squadra, della qualità delle altre squadre ed è per questo che noi siamo molto contenti, perché giocare con squadre che non danno opposizione è come non giocare, ti possono dare i tre punti ma i nostri ragazzi non crescono. E’ vero che puoi essere agevolato da un girone dove non c’è opposizione ma questo io non lo so e non lo voglio sapere. So solamente che siamo stati fortunati di essere stati inseriti in un girone dove le squadre sono veramente forti. E lo stanno dimostrando e sono sicuro che lo dimostreranno nel prosieguo della stagione”.
Quanto può significare per i ragazzi essersi imposti per due volte all’Olimpico? La partita di stasera può essere il trampolino di lancio di Crisanto e Soleri?
“Se parliamo della serata il trampolino di lancio è stato un po’ per tutti. Io a parte il primo tempo dove non riuscivamo ad accorciare in un reparto, poi ho visto la squadra che ha dato tutto, tutti i ragazzi hanno fatto una partita di grandissimo livello. Il palcoscenico dell’Olimpico è un momento di crescita importante perché è vero che giochi in casa, anche se negli anni passati facemmo una finale qui e ci tremarono le gambe. Sono momenti di crescita fondamentali per i nostri ragazzi, più fanno esperienza e più crescono, questo è un momento importante. Poi se tu riesci anche a soffrire e a portare via un trofeo come hanno fatto i ragazzi stasera vuol dire che siamo a buon punto della loro maturazione”.
DE ROSSI A SPORTITALIA
Tecnico pluripremiato, una bella reazione da parte della sua squadra.
“Intanto andiamo per ordine, bisogna fare i complimenti all’Entella, abbiamo sofferto ma grazie a loro, sono davvero una squadra forte ma per noi non sono una novità, magari per qualcuno sì… Pur conoscendoli bene ci hanno messo in difficoltà, loro hanno giocatori che hanno giocato in Serie B ma i nostri hanno risposto da grande squadra. Hanno sofferto, sono stati cinici e hanno ribattuto colpo su colpo. Hanno meritato questo palcoscenico”.
Lo scudetto?
“La corsa ci si è un po’ complicata, abbiamo avuto 4 mesi fantastici poi un calo dovuto a tanti fattori, i nostri ragazzi giocano un po’ da tutte le parti, la Youth League che porta via energie… Abbiamo fatto fatica a ritrovarci, ma già con il Genoa avevamo reagito, a Palermo abbiamo fatto un’impresa e oggi la conferma che la squadra si è ritrovata”.
La svolta della partita?
“Il secondo tempo è stato tranquillo, abbiamo ripreso le distanze mentre nel primo la squadra si era allungata e perdevamo tutti i duelli a centrocampo. Abbiamo cambiato in mezzo al campo e abbiamo ritrovato coesione tra i reparti. I ragazzi ci hanno messo il resto”.