ItalaCamp Srl, insieme al Centro di Ricerca Governance & Sustainability dell’Università LUISS, hanno organizzato l’evento bilancio d’impatto 2016, dove come protagonista c’è la Roma. Il presidente del club giallorosso James Pallotta e il dg Mauro Baldissoni, stanno presiedendo l’evento. Ecco le loro dichiarazioni:
BALDISSONI: “Grazie alla Luiss che ci ospita e ci ha voluto accompagnare in una sfida che apre delle frontiere interessanti. Il mio ruolo e quello di spiegarvi il perché abbiamo creato un bilancio d’impatto. Tutto nasce dalla considerazione di quello che la Roma dovrebbe essere, in qualsiasi ambito più di cosa si fa è importante come si fa, in una realtà come questa è importante capire per chi si fa. In un’intervista dissi noi siamo i custodi della Roma e non i proprietari. Noi partecipiamo ad un campionato professionistico, questo implica ricavi e spese in uscita, quello di cui siamo sicuro è che la Roma sia una piattoforma sociale che fa riferimento ad una comunità. Possiamo definirla una realtà che trasferisce le emozioni di una comunità. In questi anni abbiamo lanciato diverse iniziative, ad esempio quelle per i tifosi che sono i rappresentanti di questa comunità. Parafrasando una nota pubblicità c’è sempre qualcosa che non ha prezzo. La rimozione delle barriere sarà questione di giorni”.
Malagò sulle barriere: “Il Coni è stato pre-allertato per cominciare a predisporre le modalità di rimozione”.
Pallotta: “Con questo progetto abbiamo voluto avviare un percorso strutturato di avvicinamento all’innovativa metodologia di misurazione dell’impatto sociale, consapevoli che ogni società non possa esimersi dall’obbligo morale di esercitare un ruolo attivo a favore delle comunità in cui opera. Mi sono sempre sentito un italiano e non un americano. Non sono uno stupido americano venuto in Italia per comprare la Roma. Tre regole: Niente domande dalla stampa, niente domande su Spalletti e niente domande su Totti”.
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