Mi chiamo Optì Pobà e fino a ieri
nessuno mai m’aveva intervistato.
Ho fatto un’ottantina di mestieri
dove so’ nato e poi me so’ imbarcato.
Quando che so’ arivato a Lampedusa
m’hanno trattato come n’animale.
Tre mesi dentro a ‘na caserma chiusa
che quanno ce ripenso ce sto male.
Poi so’ scappato e nun ve dico come
me so’ trovato a coglie pomodori.
Li manco me chiamavano pe’ nome
“a brutto negro…” ed erano dolori.
Quattordic’ore ar giorno ero chinato
pe’ manco dieci euro poi a la sera.
N’amico mio che s’era lamentato
l’hanno sparato e mo’ sta sotto tera.
Un giorno a la parocchia der paese
me vide uno mentre pallegiavo.
Me venne lì vicino e poi me chiese:
“Voi venì a Roma, che me pari bravo?
Quant’anni c’hai? Diciotto forse, o venti.”
Je dissi “Infatti…”, però lì ho mentito.
“Ce penso io a tutti i documenti!
Aspetta che telefono a Lotito.”
Così m’aritrovai a giocà a Formello,
e tutto quanto annava ormai a la grande.
Poi l’altro giorno m’ha citato quello
e mo’ tutti me vonno fa domande.
“Ce dici quanti anni c’hai davero?
Che pensi de le frasi de Tavecchio?
Te senti offeso? Dicce, sii sincero.
Te manca casa? Niente, un po’, parecchio?”.
L’anni che c’ho nun li sa manco mamma.
Quello che dice quello me ne infischio,
è un poro vecchio e nun ne faccio un dramma.
A casa c’è la guera e tornà è un rischio.
Ma pure co’ i problemi li i bambini
so’ allegri e senti solo le risate.
Qui quanno vado in giro i ragazzini
li vedo sempre piagne pe’ cazzate.
E n’altra cosa dico e ribadisco:
che le banane nun le digerisco.
1 commento
Simpatico Optì Pobà, purtroppo non tutti gli sfollati sono come lui, effettivamente ce ne sono certi che li rimanderesti a casa loro a calci in culo.!!!
Comunque sono d’accordo con tutto quello che dice e fa Carletto nostro: sono un tuo fan e ke partite della Roma di cui sei telecronista mi piacciono molto di più di quelle commentate dagli altri cronisti. Forza ROMA!!!!! mi chiamo Marcello Di Brigida e se mi puoi inviare ogni tanto notizie sulla Roma saranno sempre ben gradite. A risentirci presto.
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