Quando mancano poco meno di 15 minuti dall’inizio della gara, il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium. Queste le sue parole:
Questa formazione, si è dato un segnale?
“Sono scelte che competono all’allenatore, che le fa in base all’avversario. Dibattito legittimo ma che fa un po’ ridere. C’è una persona tenuta a fare queste scelte, il nostro allenatore che è bravissimo”
Il periodo negativo, la squadra avverte un po’ di pressione?
“Se si perde si perde anche la possibilità di sbagliare ulteriormente, ma è giusto avere pressioni alte e rispondere con i risultati, la squadra ha i mezzi per uscire da questo momento negativo”.
Le dichiarazioni di Pallotta?
“Il presidente ha parlato in un contesto rilassato, poi le dichiarazioni sono state estrapolate, ha cercato di difendere i giocatori. Non sono diventati scarsi e negligenti, sono solo reduci da un ciclo di partite difficili. Pallotta ha voluto precisare il suo pensiero, quindi non penso si possa mettere in dubbio”.
Roma società molto ambiziosa, ma il progetto tecnico non è ancora chiaro. Come volete diventare grandi?
“Mi dispiace che non siamo stati bravi a spiegarlo, noi abbiamo acquisito una società con difficoltà finanziaria e tecnico-anagrafica. Stiamo cercando di essere competitivi nel minor tempo possibile, abbiamo preso giovani giocatori e venduto altri per fare plusvalenze. Lo abbiamo fatto cercando di identificare giocatori giovani e forti, anche qualcuno del nostro settore giovanile dove continueremo a investire, come sapete meglio di me dovremmo parlare di come sviluppare meglio i giovani per farli arrivare al professionismo, oggi si mandano tutti in prestito, mentre in Spagna ci sono le seconde squadre. Noi siamo costretti a mandarli in prestito per farli giocare affidandoci alle idee calcistiche di qualcun altro, consentendo loro di sbagliare e crescere. Dobbiamo parlare più spesso di questo tema”.