Due punti buttati al vento e una grande occasione sprecata per avvicinarsi alla Juventus, fermata dal Verona all’ultimo minuto. Questo in estrema sintesi il commento alla giornata di campionato della Roma. Non che ieri mi aspettassi una lazio spregiudicata che affrontasse i giallorossi a viso aperto come ha fatto il Napoli in Coppa Italia, non fosse altro che tra le due formazioni c’è un abisso per qualità di gioco e di interpreti, ma nemmeno pensavo di trovarmi di fronte una squadra che sia all’andata che al ritorno non ha fatto un solo tiro nello specchio della porta. Merito della forza della squadra di Garcia, non c’è dubbio, ma anche demerito di Reja che ha addirittura sprecato 7 notti di sonno per preparare una partita basata solo sulla difesa ad oltranza. A noi è mancato il cinismo per finalizzare le occasioni che abbiamo creato e questo deve far riflettere il tecnico francese, che dovrà ancora far lavorare molto i suoi giocatori sotto questo aspetto. Sta di fatto che non siamo riusciti ad accorciare le distanze dalla Juventus, che sta evidenziando un calo di rendimento e un nervosismo sempre più diffuso, forse causato anche dai problemi familiari di alcuni giocatori. Proprio per questo la Roma deve ancora crederci fino in fondo, anche se la squadra di Conte quando è in difficoltà trova sempre un giudice di gara pronto a darle il solito aiutino. Anche ieri a noi è stato giustamente annullato per millimetrico fuorigioco un gol di Gervinho, alla Juventus l’arbitro ha concesso i due gol realizzati con le stesse modalità. Come al solito per i bianconeri è sempre una questione di centimetri…..a loro favore.
5 commenti
è una cosa ingiusta il fuorigioco di gervinho era meno visibile di quello di tevez!! se le decisioni dell’arbitri dall’inizio dell’anno fossero state giuste saremmo stati primi e anche con un bel distacco dalla juventus!!!
Carlo ho un forte timore per mercoledì. ..aiutami te ad aver fiducia! !!!
bisogna sempre essere positivi e questa Roma dà fiducia assoluta….
Quanto accompagna il suo nome (Tele/Radiocronista della Roma), la dice tutta su quella che dovrebbe essere l’obiettività di giudizio in ogni sua manifestazione (telecronaca o articolo su giornale o social network). Dagli addetti ai lavori (di cui lei è parte), ci aspetteremmo critiche diverse, invece, pur di arrivare, si fomenta laddove maggiormente, ci sarebbe bisogno di atteggiamenti che dovrebbero indirizzare i tifosi verso il vero senso dello sport… purtroppo anche lei, è parte del sistema, atto a provocare sempre più occasioni di violenza, giustificandole,che anche se verbali, producono reazioni non sempre spropositate, soprattutto se la violenza è continua (es. cori e incitamenti al Vesuvio), tutto questo senza che né lei, né la società, di cui è telecronista ufficiale,abbiate mai preso posizione, dissociandovi o criticandole pubblicamente, come un vero giornalista, dovrebbe. Ma lei è un tifoso, a cui è stato concesso il privilegio di un microfono… un’arma molto più pericolosa di quanto si possa pensare.
Le assicuro che è molto più pericolosa l’idiozia di chi, come lei, parla per slogan e senza aver minimamente conoscenza di quello che quotidianamente viene detto o fatto