Nela: “Non è facile fare mercato, servirà un po’ più di fantasia”

Sebastiano Nela, “bandiera” della Roma degli anni Ottanta, è stato intervistato dal portale superscommesse.it dove ha rilasciato delle dichiarazioni sulla Nazionale e sopratutto sul mercato della Roma. Di seguito l’intervista integrale:

L’Italia è stata eliminata dagli Europei dalla Germania ai calci di rigore. Lei in carriera da giocatore ha subito un’analoga sconfitta nella finale di Coppa Campioni del 1984 contro il Liverpool. Cosa si prova in quei momenti?
“Credo che ci sia una differenza perché comunque contro la Germania non era la finalissima dell’Europeo. Mentre noi nel 1984 perdemmo una finale di Coppa dei Campioni. Resta comunque il fatto che perdere dagli undici metri è sempre terribile, perché è solo una lotteria che arriva dopo che hai corso e faticato per 120 minuti. Io in generale sono contro i rigori, per me si dovrebbe giocare a oltranza anche per un’altra ora se necessario, fino a quando non emerge un vincitore. Chiaramente sono dispiaciuto per questa sconfitta della Nazionale, battere la Germania avrebbe significato moltissimo. A me è successo solo una volta in carriera di perdere ai rigori, appunto nel 1984: sbagliarono Conti e Graziani che peraltro non erano due specialisti. Fra l’altro da romanista negli anni precedenti avevo vinto due edizioni della Coppa Italia proprio grazie ad altrettanti errori dal dischetto di Ciccio Graziani che a quei tempi giocava nel Torino. “

Cosa ne pensa della sostituzione all’ultimo minuto dei supplementari nella quale è entrato Zaza? Non sarebbe stato forse più indicato, vista la grande esperienza internazionale, un De Rossi?
“In effetti a questa cosa non ci avevo pensato. Certo, che entrare al 120′ per tirare solo un calcio di rigore avrebbe potuto farlo anche De Rossi seppur non al meglio. Ma ovviamente parlare dopo è sempre troppo facile. Posso però dire che i rigori di Zaza e di Pellè sono i due calci di rigore più brutti in assoluto visti negli ultimi anni. In particolare da segnalare due volte con la “matita rossa” quello che ha fatto Pellè che è stato davvero poco professionale e la figuraccia che ne è venuta fuori è stata enorme. Detto questo si tratta sempre di una lotteria, nella quale conta comunque molto la personalità dei giocatori.”

Che cosa ne pensa del mercato della Roma fino a questo momento?
Non è facile fare mercato per la Roma, che non è il Bayern Monaco, il Real Madrid o il Manchester City. Ha delle condizioni economiche del tutto diverse anche rispetto alla stessa Juventus, che ha già ingaggiato giocatori di primissima qualità. Ricordiamo che la Roma aveva un debito legato al fair-play finanziario che doveva risolvere e pertanto deve quindi lavorare un po’ più di “fantasia” però c’è ancora tanto tempo. E’ chiaro che tutti, tifosi in primis, vorrebbero che al momento della partenza per il ritiro la squadra fosse già fatta e l’allenatore avesse già a disposizione tutti gli effettivi; ma spessissimo purtroppo questo non è possibile. Più che altro per i giallorossi occorre intervenire in difesa, ma ci sarà ancora da aspettare un po’ e da capire anche quali possono essere gli obiettivi della società e che cosa chiederà mister Spalletti”.

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