Non trovo corretto nè coerente ai principi sportivi esprimere pensieri e commenti solo in caso di vittorie, pertanto, seppur con lo stato d’animo angosciato, mi aggiungo a dare un significato amaro ma accettabile alla perdita della Roma contro il Bologna.
Indubbiamente la partita infrasettimanale con il Milan ha contribuito, in termini di stanchezza fisica e concentrazione mentale, a costringere la squadra ad avere una prestazione alquanto lontana dalle necessità della disputa di campionato.
Non per nostra effimera consolazione ma anche il Milan, nell’incontro con l’Inter, ne è uscita sconfitta e, al termine ha dovuto mestamente assistere al programma della festa degli avversari, vincitori di un ennesimo scudetto, Questo, alla Roma, non accadrà mai. Resta il fatto che, a noi, delle vicende del Milan deve interessare solo quando dobbiamo affrontarlo quindi, ormai, se ne parla il prossimo anno.
Dalla sconfitta subita con il Bologna è indispensabile trarre insegnamenti perchè, come detto, solo nelle esperienze negative si possono trarre e, a mio modesto avviso, sono i seguenti:
- occorrono assolutamente seconde linee che, allorchè chiamate a sostituire i titolari e anche se privi di elevate capacità tecniche, riescano a sopperirle attraverso prestazioni di voracità agonistica.
- evitare giocate spettacolari ed inutili che, quasi sempre, consegnano il gioco agli avversari.
- evitare di mantenere, in organico, atleti che, ancora, non hanno capito l’importanza di indossare la nostra maglia. Alla Roma servono giocatori che devono sudare fino alla disidratazione fisica!
Solo attraverso gli insegnamenti ed i dovuti accorgimenti a riguardo la nostra Roma potrà procedere nel suo percorso per raggiungere definitivamente l’ambito traguardo ed essere considerata, rispettata e temuta come squadra di livello europeo.
Si presentanto tante occasioni, italiane e continentali, per metabolizzare la sconfitta e siamo assolutamente certi che la splendida guida tecnica di Daniele De Rossi non le renderà vane.
Buona Roma a tutti i tifosi ai quali, dopo una sconfitta, non li sfiora nemmeno il pensiero di abbassare il livello di affetto e di fede giallorossa, che, da sempre, si è impadronita del loro (e del mio) cuore. Ahò… noi mica siamo occasionali ed opportunisti!
Dario ’40