Come diceva il grande Nino Manfredi in quel suo dialetto ciocario “Fusse che fusse la vorta bona“, anche noi nutriamo la speranza che l’amato e sempre giallorosso Claudio Ranieri (appunto il nostro CR) ci restituisca quella Roma che, anche se raramente trionfatrice, sempre combattiva e tenace ha onorato ed esaltato quei due colori a noi tanto cari.
Visti gli intendimenti espressi dalla proprietà circa i futuri incarichi gestionali e tecnici da affidare al nostro CR, dopo aver riportato alla nostra normalità l’attuale stagione, c’è da credere che veramente quei due, padre e figlio, abbiano individuato lo “spirito santo” al quale dare il compito di riportare la Roma ai livelli storici che ha raggiunto, ormai, in un passato troppo remoto.
Per quegli americani, con quella scelta subitanea e futura (si, sono ironico… soprattutto sul “subitanea”), sembra essere veramente la “volta buona” e forse, se per loro di scarso valore, per noi, al contrario è di una importanza incommensurbaile e, di certo, non ci aspettiamo che gli americani riescano a capirne il valore che ci compete ma, senza ombra di dubbio, la scelta di Claudio Ranieri assciura il ritorno della Roma ai livelli che meritiamo.
Senza tentare di valutare le indubbie capacità tecniche, umane, caratteriali e manageriali del nostro CR, la sua fede Romanista, l’aver accettato senza titubanze il tardivo compito richiesto sono l’assoluta garanzia della sua totale dedizione alle presente e prossima stagione della nostra Roma.
La sua presenza alla guida tecnica dell’attuale compagine consentirà a coloro che intendono proseguire nella comoda, per loro, situazione di scarsa applicazione competitiva, di notevoli distrazioni e di poco e nulla di ripetto per i colori, di iniziare a preparare (proprio alla maniera americana) gli scatoloni dove mettere le loro personali cose poste negli armadietti ma senza portar via la maglia che, immeritatamente, hanno più volte indossato.
Buona Roma a tutti i Romanisti felici di accogliere a braccia aperte il nostro CR/3
Dario ’40