di Flavia Miglietta
Continuiamo il nostro giro alla scoperta dei Roma Club sparsi nel mondo ed oggi siamo andati a trovare gli amici del Roma Club Philadelphia, ci ha accolto Massimo, il presidente del Club.
Da Roma a Philadelphia…ci racconti il tuo percorso giallorosso fino agli States?
MIO PADRE VENNE TRASFERITO A PHILADELPHIA (LAVORAVA PER LA GULF-ERA COMANDANTE DI NAVI PETROLIERE) E FU COSI’ CHE MI RITROVAI IN AMERICA. CONTROVOGLIA, AGGIUNGO.
Come vi organizzate quando gioca la Roma, avete un punto di ritrovo fisso?
NE ABBIAMO UN PAIO. UNO E’ UNO “SPORTS BAR” CHE POI E’ UN PUB IRLANDESE DOVE DOMINA IL CALCIO. L’ALTRO E’ IL GRAN CAFFE’ L’AQUILA, RIAPERTO QUI DOPO ESSERE STATO QUASI DISTRUTTO DAL TERREMOTO A L’AQUILA.
La più bella partita che avete visto dal vivo?
DIREI ROMA-JUVE DI QUEST’ANNO E INTER-ROMA 0-3, NEL PRIMO ANNO DI GARCIA.
Ci racconti un post partita con relativi festeggiamenti?
PIU’ CHE UN POST PARTITA MI PIACE RICORDARE LA MEGA FESTA CHE ABBIAMO ORGANIZZATO QUANDO LA ROMA E’ VENUTA A PHILADELPHIA, NELL’AGOSTO 2014. PRIMA DELLA PARTITA CENTINAIA DI PERSONE HANNO MANGIATO, BEVUTO E URLATO CON NOI NEL PARCHEGGIO DELLO STADIO. ABBIAMO PARECCHIE FOTO DI QUEL GIORNO. VI FU ANCHE LA PARTECIPAZIONE DI VARI ROMA CLUB SPARSI PER GLI USA.
Leggevo che hai anche dei programmi radio. Ci vuoi raccontare quando trasmetti e come organizzi le tue trasmissioni?
INIZIAI A FARE RADIO NEGLI ANNI 90, IN UNA RADIO IN LINGUA ITALIANA CHE AVEVA ANCHE PROGRAMMI RAI. DOPO PARECCHI ANNI DI SILENZIO MEDIATICO (TRANNE UN ARTICOLO SCRITTO PER LA RIVISTA UFFICIALE DELLA SOCIETA’ QUANDO LA ROMA VENNE A NY NEL 2000 E IO ANDAI ALL’ALBERGO DI MANHATTAN DOVE ALLOGGIAVA LA SQUADRA-AVEVO UN APPUNTAMENTO CON CAFU), L’ANNO SCORSO CON IL CLUB ABBIAMO INIZIATO UNA COLLABORAZIONE CON FEDE GIALLOROSSA. IL PROGRAMMA SI CHIAMAVA ‘THE EYE OF THE WOLF”. PURTROPPO PERO’, DOPO VARIE SETTIMANE IN CUI MI SONO ALTERNATO AL MICROFONO CON ALTRI SOCI DEL CLUB (SPECIALMENTE CON JEFFREY BUSSMANN, IL NOSTRO VICE PRESIDENTE), SIAMO STATI COSTRETTI A SOSPENDERE LE TRASMISSIONI PER MANCANZA DI TEMPO. TRA GLI OSPITI MI FA PIACERE RICORDARE IL CAPITANO LOSI E PROPRIO IL GRANDE CARLO ZAMPA! RITORNERO’, PIU’ PRIMA CHE POI…
Cosa significa per te tifare Roma dall’altra parte del mondo?
TRA LAVORO, FAMIGLIA E VACANZE VENGO SPESSO A ROMA, GRAZIE A DIO, QUINDI LA MANCANZA NON LA AVVERTO MAI PER TROPPO TEMPO. ALL’INIZIO ERA DIFFICILISSIMO TIFARE ROMA. AL MASSIMO RIUSCIVO A SEGUIRE LE PARTITA CON LA RADIO A ONDE CORTE. MA OGGI E’ CAMBIATO TUTTO. A CASA MIA SONO A ROMA, TRA SCIARPE, STRISCIONI, POSTER SPARSI PER CASA. POI TRA INTERNET E SATELLITI NON PERDO MAI UNA PARTITA E SONO SEMPRE AGGIORNATISSIMO.
Come viene vissuto il calcio in America? Hai mai avuto problemi con tifoserie di altre squadre?
NO, NESSUN PROBLEMA DI RILIEVO. IL CALCIO QUI E’ DIVENTATO POPOLARISSIMO ED E’ ADDIRITTURA IL SECONDO SPORT A LIVELLO GIOVANILE, DOPO LA PALLACANESTRO. IO ALLENO DA ANNI E MIO FIGLIO, CHE HA 11 ANNI, GIOCA IN UNA SQUADRA CHE STAZIONA STABILMENTE FRA LE PRIME 30 D’AMERICA. QUANDO CI SONO TORNEI C’E’ SEMPRE UNA FOLLA ENORME. POI CI SONO VARI CANALI CHE TRASMETTONO CALCIO 24 ORE AL GIORNO, E INFATTI NON E’ PIU’ NECESSARIO SEGUIRE IL CAMPIONATO CON LA RAI
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