Ecco, a mio modesto avviso, le nuove doti della Roma che, senza dubbio, sono state apportate da Daniele De Rossi con immensa dedizione ai nostri colori.
La genialità: far giocare il Faraone nella fascia destra ha letteralmente annebbiato intenti ed idee del tecnico del Milan e dei suoi giocatori di sinistra. A tal riguardo sono stati abbastanza fastidiosi i reiterati commenti dei cronisti televisivi che, più volte, hanno attribuito quelle scarse prestazioni alla poca vena dei giocatori; può indubbiamente essere vero ma la vera ragione è dovuta alla geniale scelta di De Rossi che ha permesso a Celik di ottenere una splendida partita.
La compattezza: la squadra si è mostrata come un meccanismo perfettamente collaudato sia in fase difensiva che propositiva. Una vera squadra dove tutti sanno come muoversi, cosa fare e soprattutto dove farlo.
Quanto all’umiltà la grande testimonianza è data da Gianluca Mancini, nostro attuale goleador, che al termine della partita dice che, quande vede giocatori come Dybala e Lukaku rincorrere ogni avversario e contrastare in ogni parte del campo, sente di far parte di una grande squadra.
Devo dire che ho visto le altre qualità di Lukaku che, seppur destinato a dover segnare gol, nella partita contro il Milan, ha disputato un incontro eccezionale correndo ininterrottamente per tutto l’asse verticale del campo aprendo spazi, interrompendo ripartenze e collegando difesa e centrocampo e salvando la porta di Svilar da un gol quasi certo. Grazie a De Rossi, Lukaku ha capito il vero significato di indossare i nostri colori.
Mi permetto qualche ulteriore osservazione sui cronisti: che la vittoria a Milano sia solo il primo round della qualificazione non c’è dubbio ma non è stata esclusivamente la sconfitta del Milan. Bensì è stata la vittoria della Roma. Inoltre il secondo round si giocherà a Roma dove il Milan non affronterà una squadra improvvisata e ci sarà il solito, immenso, pubblico giallorosso a sostenere gli uomini di De Rossi. Forse questo non è ben chiaro a Lor Signori.
Buona Roma a tutti i tifosi che, come sempre stato e sempre sarà, la amano con immutata fede e partecipazione affettiva ed emotiva.
Dario ’40