Proprio nell’incontro con il temuto (dagli altri) Napoli, la Roma ha dimostrato tutta la sua crescita. In altri lontani momenti gli importanti infortuni subiti sarebbero stati innalzati a vessillo di una prestazione infelice con relativo risultato negativo.
Ora non più. Siamo assolutamente consapevoli della nostra crescita e non abbiamo necessità di accampare scusanti di sorta per giustificare partite mediocri. La mentalità di grande squadra la stiamo acquisendo gradatamente ma inesorabilmente, anche se, nelle ultime prestazioni, la reminiscenza dovute alla precedente direzione tecnica hanno fatto la loro negativa comparsa.
Solo scorie da eliminare.
Le rare occasioni da rete create dai partenopei sono state arginate con attenzione, accompagnata dalla buona sorte; occorre a riguardo osservare che questa indispensabile componente affianca sempre di più chi crede nelle proprie capacità senza mai arrendersi.
Se solo non fossimo stati penalizzati da quelle scorie, ora saremmo due punti avanti al Napoli e la squadra dalla maglia tipo codice a barre non starebbe a festeggiare con anticipo il suo ennesimo scudetto (questo meritato). Ma questa è la realtà che dobbiamo accettare rivolgendo immediatamente l’attenzione al prossimo campionato, nel quale dovremmo evitare di arrivare al termine senza rimpianti.
Non è un caso che siano stati raggiunti risultati positivi con momenti finali degli incontri (Bologna, Atalanta, Torino, Napoli), una proprio in concomitanza con l’ingresso in campo del nostro inimitabile Capitano.
Ritornando a bagliori illuminanti della precedente nota, si può affermare che Totti rappresenti per noi e per la squadra una vera luce di emergenza. L’incontro con il Napoli porta alla mente un’altra sfida che risate ad almeno trenta anni addietro, forse anche di più: la loro porta era difesa da tal Gedeone Carmignani che venne all’Olimpico con la fama di portiere imbattibile. In quella partita per il nostro Scaratti, detto Torre in Pietra, che con una tremenda punizione dal limite, ne ridimensionò la figura facendolo ritirare definitivamente tra i portieri comuni.
Quella passata, quella attuale e quella futura è e sarà sempre la Roma che amiamo.
Nulla di più tangibile e veritiero.
Buona Roma a tutti i Romanisti.
Dario ’40
PS Forse qualcuno avrà notato che non è stato espresso, da molto tempo, alcun pensiero riguardo agli altri. Ma ormai abbiamo preso la sana abitudine di argomentare solo sul calcio giocato e non su quello parlato; ecco questa è la motivazione del diniego manifestato.