Ma veramente i Milanisti ed i commentatori televisivi credevano che la loro squadra dovesse venire a Roma in gita con il successo già acquisito? Evidentemente nessuno di loro ha gradito quanto accaduto nel primo tempo della partita. Non tanto per il risutalto quanto per la non valutata nuova Roma di Daniele De Rossi dove, qualsiasi giocatore scenda in campo, sembra una falange impenetrabile dove tutti si muovono all’unisono come fossero un insieme coordinato sia in difesa che in attacco.
Non casualmente due gol sono stati realizzati, nelle ultime partite, dal magnifico Mancini. Altrettanto sublime la pretazione (anzi, entrambe le prestazioni) di Lukaku che, nella prima partita, salva una rete sulla linea di porta. Nella seconda partita, in modo agile, tecnico e determinato, prende il pallone a fondo campo e consente a Dybala di spedirlo, con un giro di giostra, in fondo alla porta avversaria.
Sono stati citati solo loro ma gli stessi encomi vanno a tutti gli altri ed in primis a De Rossi che sembra agire come se fosse un giocatore che conosce perfettamente le fragilità dei suoi atleti e li conforta, li incita, li riprende, li appalude con sicurezza, rispetto e manifesto affetto facendoli sentire, ciascuno di loro, come parte integrante ed assoluta della compagine giallorossa.
Sperando di non cadere nella banalità delle considerazioni e dei facili commenti, è da troppi anni che non vedevo questo spirito di corretta e sportiva battaglia calcistica del quale ne avevano perso memoria; le avvisaglie si erano notate sin dal momento in cui De Rossi si è seduto in panchina. Evito di immaginare la nostra posizione in classifica se Daniele fosse alla guida della Roma da più tempo…
Buona Roma a tutti i Romanisti e ci dispiace per chi, oggi, ancora non ha capito cosa vuol dire tifare la Nostra Roma!
Dario ’40