Mi sento costretto a fare questa affermazione che non è una domanda ma la costatazione che risposte alla realtà di ciò che sta avvenendo infatti ho tentato di oppormi alle teorie espresse dai celebrati tecnici televisivi che, reiteratamente, hanno affermato che la Roma sia debole (sconfitta) con i gradi e forte (vincente) con i piccoli.
Ebbene quelle teorie hanno trovato puntuali conferme negli incontri con il Milan e con il Napoli (appunto, grandi):
La mia teoria, alla quale mi sono fortemente aggrappato, era basata sulle vittorie contro i deboli, fino ad un certo punto del campionato in corso, perfettamente e diligentemente osservato. Poi, inaspettatamente, sono arrivati i pareggi con il Benevento e con il Sassuolo e, addirittura, la sconfitta con l’innocuo Parma.
E’ evidente, al momento, che quella mia accomodante teoria sia non più difendibile, infatti siamo precipitati dal suggestivo terzo posto in classifica all’anonimo ed inconsistente settimo posto.
Tempo addietro avevo auspicato potessimo acquistare l’intero organico, allenatore compreso, dell’Atalanta che ci distacca di una quantità di punti; ovviamente, non era cosa possibile ma forse solo poterne copiare il prestigioso procedere.
Vista la situazione della Roma in questo campionato, ormai, privo di significati e con i minimi obiettivi sempre più remoti da raggiungere, l’unica cosa, almeno questa, da ottenere è una larga vittoria nel derby che, forse e se non altro, potrebbe darci l’effimero primato cittadino fatto che, per noi tifosi, già costituirebbe una soddisfazione non trascurabile.
A tale riguardo vorrei puntualizzare che l’altra compagine regionale, non capitolina, è più grande della Roma solo per essere stata costituita vari anni prima, quindi solo più vecchia, il che non costituisce con merito ma unicamente una semplice circostanza.
Allora, quando arriveremo alla vigilia di quella partita, sarà bene che, tutti quanti facciano parte della Roma, evitino di prepararla ed affrontarla con la solita sudditanza e timore reverenziale fino ad ora dimostrate con le grande (ed anche con le presunte tali) del toro in corso perchè, sempre per noi comuni tifosi, la vittoria nel derby ci ripagherebbe delle tante amarezze e delusioni immeritatamente patite fino ad ora.
Certamente qualcuno potrebbe replicare che è ben diverso il cammino della Roma nel secondo importante percorso europeo ma, a questo punto, non avendone parlato fino ad ora, la cara e vecchia scaramanzia torna in auge…. ergo termina qui il mio disquisire sul discorso Europa League…
Sia ben chiaro che la nostra fede giallorossa non è mai venuta meno! Allora, e come sempre, abbandoniamo le teorie e rimaniamo appesi alla speranza di vedere la Roma vincente.
Buona Roma a tutti i Romanisti sempre più orgogliosi di esserlo.
Dario ’40