L’attaccante della Roma, Juan Manuel Iturbe, ha rilasciato un’intervista a laroma24.it. Queste sono le sue dichiarazioni:
Hai dichiarato tempo fa che con i primi soldi guadagnati hai comprato una casa a tuo padre che ti ha sempre accompagnato agli allenamenti fin da ragazzo. Quanto ha inciso per te la famiglia? E quanto incide tutt’ora?
“La famiglia è importantissima sempre perché sono gli unici che sono a fianco a te nel bene e anche nel male. Sono loro che ti stanno sempre vicino quindi una volta che hai un po’ di cose devi dare tutto a loro”.
Due anni fa quando sei arrivato alla Roma è successo di tutto: Conte si è dimesso dalla Juventus per il tuo mancato acquisto e la Roma con te sembrava lanciata verso lo scudetto. Sappiamo poi le cose come sono andate… Quest’anno invece c’è meno pressione sia sulla Roma che soprattutto su di te, pensi che questo possa aiutarti a fare una buona stagione?
“Si, penso che stare così tranquillo è la cosa migliore per me ma la cosa più importante è che deve parlare il campo. Qui si sta lavorando bene, stiamo facendo le cose per bene sia con il mister che con i miei compagni”.
Spalletti a Pinzolo di te ha detto: “Su Iturbe sono curioso. Lui mi ha chiesto cosa pensassi di lui. Gli ho risposto che volevo vedere le sue qualità con i miei occhi. La forza, la corsa e il tiro sono da 10 sicuramente. Bisogna però fare attenzione anche a qualità come il pensiero. Deve migliorare le sue scelte. Però sono predisposto molto bene nei suoi confronti perché le cose più importanti le ha”. Sei d’accordo con la descrizione fatta dal mister e quanto pensi di essere migliorato già tra Pinzolo e Boston?
“Se l’ha detto lui penso che sia una cosa buona. E’ vero che devo migliorare le scelte e penso che è una cosa che mi mancava tanto, anche quando sono andato in Inghilterra era la cosa che mi mancava di più. Vengo qui a fare quello che so fare, ora ho anche la testa più tranquilla e mi riescono tutte le cose che lui mi chiede”.
Sei stato allenato da Garcia e ora stai iniziando a conoscere Spalletti. Che differenze ci sono tra i due?
“Sono due allenatori diversi, ma diciamo che mister Spalletti è uno tosto che vuole sempre fare le cose buone e le scelte buone quindi con lui non puoi sbagliare neanche un passaggio”.
Dal primo giorno che sei rientrato dalle vacanze, anche in anticipo rispetto agli altri, hai detto di essere tornato per rimanere. Hai sempre avuto un ottimo rapporto con questa maglia, l’hai sempre sentita tua… Che Iturbe vedremo la prossima stagione e quanta voglia hai di rivincita?
“Quando sono arrivato a Roma ho cercato di fare sempre bene e sia quando sono partito che ora che sono tornato voglio sempre il bene per questa squadra perché sinceramente abbiamo dei buoni giocatori che possono aiutarci a fare bene. Ora penso di stare bene e di poter fare una buona stagione, voglio imparare tantissimo dal mister e dai compagni, con il quale ho un rapporto bellissimo, che mi aiutano tanto”.
Si parla tanto di “Ambiente romano”. Quando le cose vanno male ti tartassano, quando invece vanno bene diventi un idolo. Tu hai notato questo a Roma oppure hai visto che nei tuoi confronti nonostante le cose non siano andate benissimo il pubblico ti ha sempre sostenuto?
“Dappertutto è così, non solo qui a Roma. Qui a Roma tutti i tifosi mi hanno sostenuto sempre perché sanno quello che posso dare a questa squadra quindi quando ne avevo più bisogno ho sempre sentito vicini i tifosi”.
Probabilmente la tua migliore stagione è stata quella di Verona con Toni prima punta. Poi non hai avuto più occasione di giocare accanto ad un centravanti vero e proprio. Pensi che con Dzeko possano cambiare in positivo le cose per te? Ti senti di poter migliorare con lui accanto? Preferisci giocare accanto a una prima punta o magari più largo sulla fascia?
“Le scelte non le faccio io… Dzeko sappiamo bene che è un centravanti fortissimo, ha fatto bene in Inghilterra quindi le sue qualità non sono in dubbio. E’ sempre difficile qui il primo anno ma adesso penso che possa cambiare perché ha tanta voglia e qualità. E’ un 9 grande come Luca ma Edin ha anche la corsa per fare i tagli quindi sono diversi”.
Spesso hai detto che gli infortuni ti hanno frenato in questi anni. C’è stato anche qualcos’altro che ti ha impedito di affermarti o sono stati solo i problemi fisici?
“Quando è iniziato il campionato mi sono infortunato due volte al ginocchio quindi non era facile per me tornare ma penso anche che la preparazione fisica era un po’ diversa. Adesso lavoro sempre per stare al top e mi sento bene anche con le gambe, tocca solo giocare adesso”.
Cambieresti qualcosa nella tua carriera? E se si, cosa?
“Sono in un club bellissimo come la Roma quindi non cambierei niente”.
Chi pensi che sia la rivelazione di questa rosa, anche tra i giovani?
“Tutti sono bravi, penso che la Roma abbia una squadra bellissima che gioca in gruppo. La cosa più importante è il gruppo che c’è, non posso dire niente individualmente ma penso che tutti sono preparati per fare una buona stagione”.
Il giocatore più forte con cui hai giocato in carriera?
“Non ho 30 anni… Fino ad ora ce ne sono tanti, ti posso dire Totti che è un campione vero, come Luca anche, Daniele. Ci sono tanti giocatori con cui ho giocato e non posso escludere nessuno”.
Più di un anno fa in un’intervista a chi ti chiedeva una valutazione sul tuo operato a Roma, avevi risposto: “Ora sono una pippa”. Adesso invece cosa rispondi?
“Quella era una battuta… Io mi sento bene e sono tranquillo, la cosa più importante per me ora è capire cosa vuole il mister e come gioca la squadra e poi aiutarsi. Sappiamo bene che non sarà facile per noi quindi dobbiamo solo fare gli schemi che ci dice il mister e fare in campo il meglio possibile”.