Anno nuovo, risultato buono. Il 2017 inizia nel migliore dei modi per i giallorossi, che espugnano il “Marassi” grazie a un’autorete di Izzo. Spalletti convoca Manolas ma non lo schiera subito, puntando sulla difesa a 3 con Juan Jesus, Fazio e Rudiger, quest’ultimo in evidenza grazie al suo nuovo look rasato. Centrocampo a 4 con Peres e Palmieri avanzati, De Rossi e Strootman centrali; in attacco l’ex Perotti e Nainggolan alle spalle di Dzeko.
Inizio di partita vietato ai deboli di cuore: dopo solo 1′ Szczesny devia in angolo un destro insidioso di Laxalt, mentre al 3′ Perin è strepitoso sul piattone al volo di Dzeko (imbeccato da Strootman). Il portiere rossoblu nell’occasione si fa male al ginocchio sinistro ed è costretto a lasciare spazio a Lamanna. Al 15′ Nainggolan potrebbe subito scaldargli i guanti, ma da buonissima posizione calcia a lato e spreca malamente. È una buona Roma quella che impegna il Genoa, tuttavia fin troppo sprecona. Lo dimostra Perotti quando, pochi minuti dopo, a un passo dalla porta decide di crossare basso al centro anziché calciare forte.
Niente paura: al 36′ gli ospiti passano. Bruno Peres entra in area e fa partire il destro, la palla carambola un po’ ovunque e, alla fine, Izzo col sinistro la spedisce in porta. La sua. Roma in vantaggio, tutto meritato. I padroni di casa si riversano subito in attacco e, tre minuti dopo, quasi non pareggiano: Ninkovic calcia una punizione dalla trequarti, la sfera passa in mezzo alle gambe avversarie e Szczesny se la ritrova lì, davanti all’improvviso. Il portierone polacco però ha un buon istinto e, con l’aiuto del palo, smanaccia il pericolo non senza brividi.
Ripresa più gialla che rossa: nel giro di qualche minuto Rizzoli ammonisce sia Rudiger che De Rossi, entrambi diffidati e quindi assenti nell’insidiosa trasferta di Udine. Al 58′ è ancora la Roma a far paura con Dzeko, che su cross teso del Ninja si traveste da Ibrahimovic e con una pedata mancina coglie il palo a Lamanna battuto. Al 66′ anche Strootman finisce sul taccuino dell’arbitro, anche stavolta in maniera alquanto discutibile. Dieci minuti dopo Spalletti inserisce El Shaarawy per un incerto Perotti, Manolas per Bruno Peres e Paredes per Nainggolan. Juric risponde con Pinilla (all’esordio) al posto di Lazovic.
Nei minuti finali sale in cattedra Szczesny, che su una conclusione in girata di Ocampos vola con la mano di richiamo e strozza l’urlo in gola ai tifosi genoani. Finisce così al “Marassi”, con una vittoria di misura tutto sommato meritata. Spalletti esce a testa alta, lanciando un preciso messaggio a capolista e inseguitrici: la Roma c’è e non molla, anno nuovo o vecchio che sia.