Di Alessandro Florenzi almeno una notizia positiva c’è: l’operazione è perfettamente riuscita. Il n. 24 giallorosso è entrato in sala operatoria intorno alle 13.30 per poi uscire alle 15 circa. Al termine dell’intervento ha parlato il prof. Mariani, coadiuvato dal dott. Del Vescovo. Questo il loro resoconto:
Infortunio casuale?
“Non ci sono problemi, elemento sfortuna c’è. Per potrebbe usare un’altra parola, più comprensibile. Non ho la pretesa di fare Robocop dopo che opero. Opero persone normale facendo trapianti che grosso modo è come quello del Padre Eterno, un pochino meno perché non ho questa pretesa. Ci sono giocatori che rompono l’altro crociato, si sarebbe potuto rompere anche quello fatto. L’intervento non da garanzie che il ginocchio sia più forte di quello del Padre Eterno”.
I tempi di recupero sono stati affrettati?
“No, assolutamente no. Sono i tempi di Ruediger, Mario Rui, Capradossi. Sono i tempi classici. Il giocatore era in perfette condizioni il primo o il 2 febbraio, era perfetto. Nessuno di voi ha tamponato? E non avete ritamponato?”.
Si allungano i tempi di recupero?
“C’è un bollettino, i tempi sono leggermente più lunghi. Sono tempi leggermente più lunghi ma grosso modo rispetterà i tempi”.
La dinamica dell’infortunio?
“Si stava allenando con la Primavera e mi allaccio al discorso del Professore perché è stato un gesto fortuito, è andato in rotazione con la gamba ancorata al terreno di gioco. Questo ha prodotto un trauma acuto e il legamento si è rotto di nuovo”.