Somani alle 19 la Roma scenderà sul campo dell’Arena Națională di Bucarest per sfidare l’Astra Giurgiu, formazione romena allenata da Marius Sumudica. Alla vigilia del match, il tecnico giallorosso Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa insieme al terzino brasiliano Bruno Peres.
Ecco le parole di Spalletti:
Mister, cosa si aspetta dalla squadra?
“Mi aspetto che cresca come mentalità di volta in volta. Noi vogliamo diventare quelli che vanno in campo solamente per vincere, solo per evidenziare quello che è il marchio di squadra che è la Roma“.
Quanto è importante per lei questa partita?
“E’ importante per mantenere una mentalità, una condizione di squadra, sia a livello di ricerca che di condizione fisica. La testa è quella che fa la differenza. Se giochi male la partita prima, poi ti vengono incertezze in quella successiva. Noi dobbiamo essere la squadra che dà il massimo in qualsiasi partita”.
Vedremo Vermaelen? La squalifica di Strootman?
“Domani Vermaelen partirà dal 1’. Mi aspetto da lui una buona prestazione, l’ho visto in condizione negli ultimi allenamenti. È pronto per giocare una partita. Domani sera mi aspetto risposte importanti da chi ha giocato meno. La squalifica di Strootman? C’è da aspettarsi di tutto, si va a prendere per buono qualsiasi cosa se questo è il taglio di lettura. Mi auguro che non venga squalificato Lulic altrimenti arriverebbe anche per Rudiger per aver simulato la vendita di calzini a Stoccarda. Mi viene da domandarmi: ma è fallo e allora si dà la sanzione del fallo che ha fatto il calciatore della Lazio o non è fallo e si dà la simulazione? Io penso che si entri in una vastità di interpretazione da cui è difficile uscirne”.
Perché non c’è anche Bogdan Lobont?
“Non l’ho portato perché le convocazioni le faccio io e l’ho lasciato a casa. Non è nella lista di questa competizione, è a casa per lavorare”.
Come è cambiata la situazione della Romania dal 2008, quando lei è venuto qua? Ha notato differenze?
“Le differenze? Me ne accorgerò giocandoci. Mi viene difficile poter fare dei confronti. Io ogni tanto parlo con Lobont. Lui diceva che venire a giocare qui è sempre difficile. Io prendo per buone le sue dichiarazioni, mi dice che è un calcio in continua crescita. All’andata siamo riusciti a risolverla, ma è stata una partita molto difficile. Domani sera me l’aspetto altrettanto difficile”.
Totti riuscirà a superare il numero di gol di Piola e il numero di partite di Zanetti?
“Mi auguro di sì, non si sa quanto continuerà a giocare. Per quello che fa vedere, è ancora in condizione di fare questa professione. Dipende da lui. Certo, non è facile arrivare a superare Piola“.
Il mercato invernale incombe. Iturbe è stato sempre applaudito dal pubblico. E’ arrivato il momento in cui deve dimostrare qualcosa?
“No, dipenderà anche da altri fattori, non solo dalla partita di domani. Il fatto che sia apprezzato dai nostri tifosi è perché lui ha buonissime qualità. Ha velocità con grandissima forza, ha strappo, un tiro devastante che abbiamo conosciuto e che i tifosi hanno apprezzato. E’ una qualità importante per il calcio moderno. Sarà fondamentale la sua volontà, le sue idee, il risultato che lui vuole da questo campionato. E’ ancora tutto in mano a lui. Domani sera sarà un momento che lui deve sfruttare”.
Hai notato qualche giocatore rumeno tra i giocatori più giovani?
“Questa è una cosa che si può fare, ma quando si vanno a fare i complimenti è meglio farli ai miei e non a quelli degli altri. Se devo fare qualche nome, preferisco farlo dei miei”.
Test in vista della partita di lunedì contro il Milan? Strootman: con la prova tv, vuol dire che nessuno della terna arbitrale ha visto. Ma il quarto uomo era lì.
“La partita di domani serve per dare continuità alla mentalità di squadra, una ricerca di vittoria costante e continua per migliorare sull’intesa, sulla solidità mentale che rammentiamo insieme. In una partita del genere andiamo a cambiare qualcosa, ma è una costante per noi, non è una scelta di domani sera. Siamo stati costretti a cambiare spesso squadra per quello che ci è successo. Nella gestione annua andrebbe fatta, mentre noi siamo stati obbligati. Mi aspetto risposte da chi ha giocato meno. Seck? Ha giocato proprio poco. Vermaelen? Non abbiamo ancora visto le sue qualità, ma il livello del giocatore ormai lo conosciamo. Noi siamo andati a prendere quel giocatore forte che ora ci deve far vedere le sue qualità. Per il resto, mi aspetto la risposta che c’è stata durante queste gare, soprattutto nella gestione. In alcuni momenti siamo stati al di sotto, ma la Roma ha fatto vedere di avere qualità e le ha espresse. Strootman? Abbiamo una società preparata che ha fatto vedere tutte quelle verità che ci sono in questo caso qui, io sono d’accordo con il pensiero della società. Il dg ne ha parlato in maniera ampia in questi due giorni. Mi sembra di entrare poi in una valutazione talmente ampia che si può dire di tutto su qualsiasi episodio. Ci sono delle riprese che fanno vedere come è andata la cosa. Mi aspetto che venga valutata obiettivamente, al di là di quello che è il momento veramente importante del campionato, in base anche a tutti gli infortuni che abbiamo avuto. Noi abbiamo bisogno di lui. Anche le altre squadre sono disturbate da questa situazione, perché poi se ne parlerà in più sfaccettature. Anche ai nostri avversari disturberà questa situazione qui”.
Queste, invece, le parole di Bruno Peres:
Come ti sei trovato in posizione più avanzata?
“Ho giocato in una posizione a cui sono abituato. Prima giocavo così, non è stato tanto diverso per me. È un ruolo che ho fatto già, sono stato contento di farla per aiutare anche la squadra”.
Il 17 dicembre c’è Juve-Roma. Come vedi questa battaglia?
“Quando sono arrivato qua ho detto che mi sono stufato di vedere la Juve vincere sempre il campionato. La vedo come una battaglia importante, dovremo lavorare tanto per arrivare lì bene. In ogni partita la squadra sta crescendo. Dobbiamo crescere sempre di più di testa. Sappiamo che non sarà facile, ma è una partita che per noi sarà importante. Credo che potremo fare bene”.
Nel derby avete disputato una prova di grande carattere. Sta cambiando qualcosa nella vostra testa? Vi aspettate una risposta dei tifosi già da Roma-Milan?
“Sì, credo che la mentalità della squadra è quella delle ultime partite. Una mentalità vincente, è questa la mentalità che dobbiamo mettere in campo, anche quando facciamo l’allenamento. Credo che la squadra stia cambiando, sta crescendo. Questa è la mentalità che dobbiamo avere. Ed è così che dobbiamo essere domani, col Milan e nelle partite successive. I tifosi? Noi abbiamo bisogno di loro. Da quando sono qui sono sempre stati con noi. E’ una forza in più. Anche se non c’era la curva al derby abbiamo sentito l’affetto e la forza di cui avevamo bisogno”.