Abbiamo ricevuto questa lettera di un tifoso della Roma e la pubblichiamo…
Il tifoso giallorosso deve assolutamente ringraziare il fantastico duo che dirige in modo egregio la nostra amata Roma. Le loro scelte di mercato, lungimiranti e oculate, hanno dato lustro ad un’organizzazione aziendale degna delle migliori realtà internazionali.
Ultimo colpo di genio, dimostrazione anche di forza nei confronti dell’ambiente, l’esonero di un allenatore non in grado minimamente di dare gioco e risultati alla Magica: Zeman.
Dopo la gara di Marassi abbiamo visto quanti errori il boemo ha commesso al contrario del buon Aurelio che ha messo in campo una Roma tonica, rivitalizzata e compatta.
Si diceva che la Roma prendeva troppi goal, ora non più.
Si diceva che sbagliava le scelte tecniche, relegando in panchina alcuni giocatori che in realtà meritavano un posto fisso perpetuo in campo (ed anche un vitalizio parlamentare).
Si diceva che le doppie sedute erano troppo pesanti, invece ora i nostri “gladiatori” hanno il giusto tempo libero per farsi tatuaggi, manicure e parrucchiere.
Hanno eliminato un uomo serio, preparato e che aveva un sogno per farci sprofondare in un incubo. Lui aveva fatto dei nomi, nomi non facili da fare, dimostrando di avere il coraggio delle proprie idee fino alla fine, proprio quei tre “calciatori” sono stato lo scempio messo in campo da un imperatore romano, filosofo e scrittore. Un imperatore senza impero messo lì dai poteri forti, già, quei famosi poteri, il duo delle meraviglie.
La Roma la si ama e basta, ma un amore cieco e incondizionato per la Magica non può e non deve nascondere i problemi di una società portata avanti in modo amatoriale e poco chiaro, in cui le scelte tecniche sono fatte da chi non è in grado di farle. Se la società Roma avesse avuto un minimo di forza e carattere forse adesso nella nostra Roma ci sarebbero in panchina un boemo, in campo un ragazzo che in questi mesi ha imparato il francese. E a Parigi giocherebbe un romano.
Si deve amare la Roma e chi onora la maglia con orgoglio e professionalità in campo e fuori, chi da il 100% in ogni momento per rispetto di chi paga il biglietto e affronta grandi sacrifici per poter gridare ogni domenica Forza Roma.
Sono arrivato al punto dell’indignazione in cui anche una squadra di calcio è lo specchio del nostro paese dove chi comanda ha sempre ragione e nessuno si dimette. Sarebbe bello sentire qualche dirigente della Roma andare in televisione ed ammettere i propri incredibili errori e scusarsi per il pessimo lavoro svolto.
Ma in Italia non è così, si rigirano le poltrone tra di loro, consapevoli che nessuno li manderà mai a casa. Eppure ci basterebbe così poco: non andare allo Stadio.
Un azienda non la si comanda da migliaia di kilometri, serve la presenza del proprietario perché è lui il primo ad avere a cuore un progetto. Urliamo così forte da far arrivare la nostra indignazione sino a Boston, un grido di silenzio in un Olimpico vuoto.
Amare la Magica vuol dire fare il bene per lei, amiamola in silenzio, la domenica passiamola in famiglia, andiamo al parco a giocare a calcio, nei musei o a vedere le meraviglie di Roma.
Questo perché stanno tentando di offuscare la più grande meraviglia di Roma: la Roma!
Era colpa di Zeman…
Scusaci Zdenek.
scritto da G.S.
3 commenti
E’ si, era proprio colpa di Zeman, forse un giorno ci renderemo conto noi tifosi che non siamo semplici fan urlatori ma il cuore di questa squadra, agendo per lei con proteste reali e civili. Non solo una fogo ma anche un ottima lettera ironica e costruttiva. Bravo.
Che dire, complimenti a questo tifoso che ha fatto una disamina perfetta sulla nostra Roma,ma aggiungerei,e qui troverò molti tifosi contro,che noi a Roma,siamo capaci di osannare qualsiasi calciatore vesta la maglia giallorossa,basta che appartengano ai nostri colori,li glorifichiamo e loro si sentono degli idoli incontrastati,liberi di fare ciò che vogliono,addirittura al di sopra della società e quindi delle regole.Infatti non mi sono capacitato quando sentii che sarebbe arrivato Zeman,uno che vive di regole e lealtà,dentro e fuori dal campo,ovviamente si è trovato un pesce fuori dall’acqua,i fatti parlano chiaro,mandiamo via il boemo,e continuiamo nell’anarchia più assoluta.Il nostro problema cari tifosi è la mentalità che dobbiamo cambiare,cosi in campo(i giocatori),cosi fuori(i tifosi). Vivo per questi colori,impazzisco quando si vince e divento nero quando si perde,ma non mi cambierà la vita se a pagare qualche volta toccasse a qualche miliardario sul campo,tutti mercenari(capitano a parte ovviamente),uno che darebbe l’anima,anche se gliela stanno togliendo.Ribadisco e si era colpa di Zeman….
Complimenti. Un consiglio ai calciatori che indossano indegnamente i NOSTRI COLORI, avete più tempo libero come scrive l’amico “poeta” ma non impiegatelo per fare manicure, fate più PEDICURE.