Mister, grazie per la Sua disponibilità.
Lei conosce bene Mister Zeman avendo trascorso due anni insieme nella Capitale. C’è un ricordo particolare legato al Mister che Le torna in mente?
“Ce ne sono tanti, sarebbe riduttivo trovarne solo uno in particolare. Ammiro la sua schiettezza, la sua capacità di trovare sempre la parola giusta al momento giusto. Ma un episodio particolare è quando perdemmo una sfida con lui in piscina, eravamo convinti che lui non riuscisse a fare due vasche sott’acqua, invece ci strabiliò portandoci via anche qualche soldino perchè avevamo scommesso io e qualche mio collega, tra cui Di Biagio, ed altri che adesso non ricordo”
Nella nuova Roma di Zeman chi copre il ruolo di Di Francesco? Vede qualche giocatore che rispecchia le sue caratteristiche?
“Attualmente vedo che ci gioca Pjanic, sicuramente più tecnico di me magari, con meno capacità di corsa e di inserimento. Però ritengo che Marquinho essendo sia mancino che destro ha la caratteristiche che avevo io quando giocavo nella Roma”
Abbiamo avuto modo di vedere una partita del suo Sassuolo da quando ne ha preso la guida tecnica. Abbiamo notato che la sua squadra punta sul possesso palla cercando spesso verticalizzazioni. In qualche modo la sua esperienza con Zeman ha influenzato il suo modo di allenare e di preparare atleticamente e tecnicamente le sue squadre?
“Più tecnicamente che atleticamente. Sicuramente lui è uno di quelli che mi ha lasciato tantissimo in particolar modo nella parte di possesso, nello sviluppo della manovra. Ovviamente voglio una mia identità. L’errore sarebbe volerlo imitare, io questo non lo voglio fare. Da lui prendo spunto da quello che sono stati i suoi insegnamenti ma non voglio imitarlo perché le cattive imitazioni non vengono mai bene secondo me”
Per ascoltare l’audio dell’intervista cliccare: VN-20120807-00011
Si ringraziano per la collaborazione il Mister Eusebio di Francesco ed il responsabile dell’Ufficio Stampa del Sassuolo Calcio, Massimo Paroli
Intervista realizzata da Flavia Miglietta