Lorenzo Contucci, avvocato da sempre vicino alle vicende degli ultras, ha rilasciato alcune dichiarazioni sia sugli ultimi scontri di Bergamo che sulla questione legata allo stadio Olimpico nel corso della puntata di Golderby, in onda ogni venerdi sera su Gold TV. Ecco uno stralcio delle sue parole:
Io il Perry Mason degli ultras? Una definizione che riguarda l’esasperazione per il calcio. Quando difendo una persona per droga non ho questa attenzione mediatica, al contrario succede quando un tifoso tira un bottiglia allo stadio.
Atalanta-Roma? Qualcuno degli identificati mi ha contattato per sapere la sua situazione. C’è stata una gestione dell’ordine pubblico ambivalente. Tutto ha funzionato per il meglio nel pre partita, meno nel post partita. I tifosi ospiti sono stati fatti uscire troppo presto, il primo treno è partito alle 18 e il deflusso è quindi avvenuto con i tifosi dell’Atalanta nei paraggi. Poi è stato lasciato aperto un passaggio divisorio con susseguente gestione frettolosa da parte delle forze dell’ordine. Un lancio di un artifizio probabilmente lanciato dai tifosi bergamasco ha suscitato una leggera tensione. Alla fine non è successo nulla di epocale, chi ha sbagliato pagherà chi invece si ritiene innocente non deve temere nulla.
Gli episodi di Siviglia e Napoli? Non si tratta solo di Napoli o Siviglia, anche a Londra con West ham Chelsea c’è stata una scazzottata in tribuna e nessuna ha messo divieti di questo genere o barriere. Un piccolo segnale di speranza si è aperto con la mancata chiusura della trasferta di Torino. L’importante è che l’osservatorio torni ad essere quello che deve essere. Un Roma-Sassuolo non è uguale ad Atalanta-Roma. Barriere? Spero che tornino sui loro passi, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, lo stadio olimpico è diventato imbarazzante per quanto concerne la carenza di pubblico. Anche il sindacato di polizia celere ammette che questi tentativi sono miseramente falliti. Se io fossi il gestore dell’ordine pubblico rivedrei le mie posizioni, toglierei le barriere e stabilire le multe come due anni fa. La curva dell’Atalanta alla fine ha commesso un reato, bellissima la coreografia con i fumogeni, ma ad oggi rimane un reato, quindi ci vorrebbe un po’ più di buon senso. Se non c’è violenza è inutile multare.
Le parole di Alfano? Sono sempre diffidente a commentare dati lanciati sul tavolo in questo modo. Nei paesi di evoluta democrazia come l’Inghilterra ci sono siti bellissimi del governo inglese, che dividono gli episodi in base alle squadre e al reato commesso e dati riscontrabili sui quali si può fare un’analisi corretta. In Italia c’è una dichiarazione di un ministro, che io accolgo con favore perché sono il primo ad essere contento se la violenza negli stadi diminuisce, ma non li ritengo dati oggettivamente riscontrabili. La violenza è in calo già da diverso tempo anche per una rinnovata presa di coscienza delle stesse tifoserie. Bisogna considerare prima di tutto che gli spettatori in casa e in trasferta sono in calo e l’Olimpico e il prossimo derby mostreranno nuovamente questo fenomeno. Non si può gestire l’ordine pubblico proibendo le persone di partecipare ad un evento.