Alla vigilia del derby contro i rivali concittadini è tornato a parlare mister Luciano Spalletti, che si è detto emozionato per la sfida di domani. Toccato anche il tema del secondo posto, unico obiettivo rimasto data la fuga della Juventus. Ma ecco come ha risposto alle domande dei cronisti:
Vigilia del derby. Le sue emozioni paragonata a quelle del primo derby di 12 anni fa?
“Molte ogni volta che l’ho giocato, molte adesso. Il derby ti da emozione, è bello da giocare e da vivere. Mi piace emozionarmi. Ho a che fare una con una squadra che si emoziona e per questo mi sono trovato bene. Con le emozioni si esprimono più cose, si prendono forme diverse, si comunica con più forza. Il derby è bellissimo da gustarsi e faremo così anche questa voi, sia io che i calciatori”.
Si aspetta lo stesso atteggiamento dell’ultima volta da parte della Lazio, che ha chiuso gli spazi ed ha provato a ripartire?
“Penso di sì, perché non solo in queste due partite la squadra d’Inzaghi ha avuto quell’atteggiamento. Mi sembra sia un ragionamento collaudato che richiama le qualità dei nostri avversari. Inzaghi è stato bravo a mettere insieme tutto, facendo anche a meno della forza di un calciatore solo, andando a rinforzare il collettivo. Con il 3-5-2 hanno sostanza in fase difensiva perché chiudono tutti li spazi e gli rimane l’imprevedibilità di ribaltare l’azione e hanno giocatori che in campo aperto creano creano problemi a tutti. Basta vedere il calcio che hanno proposto e la loro classifica. Sarà simile la partita che verrà fuori”.
De Rossi è recuperato dopo l’assenza a Pescara?
“Sì. Se farà rivedere le cose degli ultimi giorni sarà recuperatissimo e sarà importante per noi”.
Campionato chiuso o ancora no? Allegri ha dichiarato di ragionare come se la Roma arriverà a 90 punti. Arrivarci e non vincere sarebbe frustrante?
“Noi continueremo a fare il nostro dovere. Ci siamo fatti un bel mazzo questa stagione, non lasceremo nulla d’intentato proprio per la fatica che abbiamo fatto. Bisogna però valutare i punti di distacco che ci sono da loro e va fatto in maniera oggettiva. Possiamo ancora recuperare dei punti e vedere ogni volta a che distanza siamo. 90 punti sarebbero tantissimi. Nel girone di ritorno l’anno scorso abbiamo fatto 46, cioè 92 se ci fossi stato dall’inizio. Mi verrebbe facile difendermi ora sulla stagione di Ranieri, che tutte le volte mi viene scritto che se ci fosse stato quelle 2 partite avrebbe vinto il campionato. Se ci fossi stato dall’inizio l’anno scorso avrei vinto il campionato. Però non era la mia squadra, come quella non era la sua. La mia è quella di quest’anno. L’ho voluta così e ho messo mano sempre in base a ciò che si poteva fare. E’ stato fatto molto. E’ venuta fuori una bella squadra, fare questa quantità di punti è un obiettivo importantissimo. Se riuscissimo ad arrivare secondi sarebbe tanta roba. La Juve anche ieri ha fatto vedere di essere fortissima, tostissima, per certi versi imprendibile. Arrivare dietro alla squadra che lotta per vincere la Champions vorrebbe dire aver fatto grandissimi risultati. Il campionato è un grande box e va riempito. Dentro ci sono tante partite che sono altrettanti box, e vanno riempiti di cose importanti, di numeri importanti. Riuscire ad arrivare secondi è segno che abbiamo dentro sostanza ed elementi. I giocatori hanno risposto alle aspettative, hanno lavorato seriamente e se riuscissimo a fare quei punti lì gli vanno fatti i complimenti”.
Vivrà il derby pensando che è il suo ultimo?
“Abbiamo la chiave per arrivare al secondo posto, abbiamo le qualità per aprire quella porta che sarebbe la porta del paradiso. Andiamo dritti per la nostra strada”.
Ha programmato il futuro con Monchi?
“Ora siamo concentrati sul finale di stagione. Lui è come me lo avevano descritto, una bella persona e un grande professionista, ma ora l’obiettivo è arrivare secondi. Niente ci deve disturbare”.
El Shaarawy?
“Giocatore importante per noi, con caratteristiche fondamentali. A Pescara ha fatto bene, la formazione però la dirò all’ultimo momento e prenderò tutto il tempo per non sbagliare”.
Ultimo derby di Totti da giocatore?
“Non lo so, spero di no se volesse continuare. Dal passato che ha, per il nome che porta per lui il derby sarà sempre vissuto direttamente. Sarà sempre coinvolto da queste emozioni qua”.
E’ soddisfatto di questa stagione della Roma?
“Sì, molto soddisfatto del percorso e degli elementi di questo percorso, al di là del risultato. L’importante è quanto ci siamo impegnati e come abbiamo difeso la Roma. Abbiamo fatto un percorso da elogiare e evidenziare. Non abbiamo mai mollato, anche nei momenti di difficoltà dove si sono trovate le soluzioni per riproporsi alla grande”.
Pensa ancora che resterà se vince? Orario del derby?
“Contano solo queste cinque partite, non il contratto. Sull’orario sono d’accordo con Inzaghi, le partite in notturna hanno un sapore differente e il derby merita una cornice così. Avrei preferito giocarlo in notturna. L’allenamento lo facciamo a quest’ora è meglio in funzione alla tipologia dell’allenamento. Non dobbiamo correre, dobbiamo parlare e mettere a punto la fase tattica. Per me va bene. Giocare alle 12.30 però non ci disturba, saremo pronti”.
Prima di andare via, il tecnico ha aggiunto: “Delle altre cose ne parliamo in settimana, voglio dare ascolto a Gianni (l’addetto stampa, ndr) e non ho detto nulla su Dzeko e su quello che ho letto in settimana sul nostro rapporto e anche su quello con Monchi”.