Terminati gli impegni con le Nazionali, la Roma tornerà in campo domani pomeriggio per l’anticipo dell’ottava giornata di campionato contro l’Empoli di Giampaolo. Alla vigilia del match ha parlato in conferenza stampa il tecnico giallorosso Rudi Garcia. Ecco le sue dichiarazioni:
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Le condizioni di Dzeko? “Prima bisogna dire che anche se siamo rimasti sempre in contatto con la nazionale bosniaca, l’hanno gestito bene. Non era pronto per giocare, non ha giocato. Era possibile per lui entrare in gioco nella seconda partita, per la prima non era pronto. L’hanno gestito bene. Non è al 100% ma abbiamo guadagnato dei giorni, ha fatto tutto l’allenamento con la squadra, sta ritrovando la forma fisica e il fatto di giocare senza paura”.
Ieri Pallotta ha parlato della Curva Sud. Spera che la situazione possa cambiare? “Sì, lo spero tanto. Il presidente ha sempre fatto e farà sempre le cose migliori per la Roma e quindi per i tifosi. Ovviamente soffriamo tutti questa situazione, speriamo si risolva presto. Le parole del presidente sono un bel segnale per i tifosi”.
Domani tornerà al 4-3-3? “Metterò in campo una squadra che possa passare da uno all’altro e anche a un terzo modulo. L’obiettivo è vincere la partita e allungare la serie di vittorie, dobbiamo essere pronti. Domani serve soprattutto non sottovalutare l’Empoli. Ha vinto contro il Sassuolo, che era imbattuto, e pareggiato con il Napoli. Ha caratteristiche precise e qualità collettiva, dobbiamo essere al 200% per mettere tutto e vincere la partita, nessun altro pensiero”.
De Rossi centrale o Castan? “Daniele fa benissimo in difesa, con l’assenza di Keita non faremo 7 partite con De Rossi in difesa. Non è possibile che a centrocampo mi manchino le soluzioni per un regista di ruolo, come Daniele o Seydou. Ci servono uno o due centrali, che saranno Castan e Rüdiger, sul campo. Già domani ma anche nelle sette partite”.
Pallotta ha detto che la Roma è da scudetto, lei dice che la favorita è la Juventus. Ci ha ripensato? “Hanno vinto quattro scudetti di fila, è normale che sia così. Il campionato è più aperto, ci impegneremo per smentire i pronostici. Per fare una grande stagione serve non avere infortuni di lunga durata come l’anno scorso con Castan e Strootman”.
Conte ha speso belle parole per la città. Ci ha visto una candidatura come suo erede?
“Quando siamo avversari è normale, è il gioco mediatico non solo difendere la propria squadra ma anche stuzzicare l’avversario. È stato un gioco leale con Antonio, che sta facendo grandi cose con la nazionale. Non leggo ogni giorno le dichiarazioni di tutti, so che qua serve vincere. Non parlo delle dichiarazioni di Antonio, altrimenti ci sarà sempre gente insoddisfatta, lo ha detto anche Luciano Spalletti. Non si costruiscono così le vittorie, mi interessa solo seguire la mia strada e lavorare per la squadra”.
Può dire con certezza quando potrà rientrare Castan?. E Strootman?: “Per Kevin lo spero. Dopo il primo infortunio non l’ho mai visto così bene. Il secondo infortunio ha fatto in modo che sia stato fuori per un anno e mezzo. Non l’ho mai visto così sereno. Questo tipo di infortunio richiede tempo, dobbiamo lasciarglielo. Siamo fiduciosi, non sono un medico ma mi sembra che stia rispettando i tempi. Aspettiamo il suo ritorno al 100%. Con Leo ho un rapporto particolare, è quasi come un mio figlio. Sarò il primo a essere contento quando sarà al 100%. Non ci sono problemi, se non sarà domani tornerà in questa striscia di sette partite. Gli manca il ritmo della competizione e degli allenamenti, è stato fuori un anno. Non si torna al 100% con un colpo di bacchetta magica. Lo vedo sereno ed entusiasta, sa che lo spingo e che sono onesto con lui. C’è concorrenza, quando sarà il migliore di nuovo, e lo spero, non dimentico quello che ha fatto il primo anno, sarà importante per il futuro”.
La Roma continua a prendere troppi gol. È un problema tattico o di concentrazione? Come sta Rudiger? “Antonio è pronto, è guarito. Per lui è un problema di ritmo e di tornare al suo livello grazie agli allenamenti. Ribadisco che possiamo fare meglio a livello difensivo, ma ho rivisto tutti i gol presi e non c’è un parametro ricorrente. Sono gol diversi che abbiamo preso, penso che miglioreremo. Sappiamo che serve un atteggiamento di squadra, ma i difensori devono essere difensori veri, dobbiamo avere due portieri forti, a centrocampo devono proteggere la difesa e la prima linea si deve impegnare. Quello che non voglio è perdere la voglia di andare in attacco, per vincere bisogna segnare, con trentotto 0-0 si va in B. Dobbiamo trovare un equilibrio per prendere meno gol e continuare a segnare”.
Il presidente, parlando di scudetto, ha dettato una linea. Si sente più responsabilità sulle spalle? Si sente di dire la sua?
“Quando gioco, lo faccio per vincere. Sia nella mia professione che nella mia vita privata. Quando sono arrivato avevo voglia di vincere, poi facciamo di tutto per farlo sapendo che c’è un processo di miglioramento che dobbiamo seguire, l’abbiamo fatto da quando sono arrivato. Il presidente ha detto che le cose sono iniziate da due anni e mezzo, facciamo in modo di migliorare non solo la rosa, ma anche dettagli, preparazione, gioco e di conseguenza i risultati”.