CONFERENZA STAMPA RUDI GARCIA – Il tecnico della Roma, Rudi Garcia, ha incontrato i giornalisti a Trigoria per la conferenza stampa alla vigilia del match di domenica contro la Fiorentina. Da Trigoria il nostro inviato Andrea Fagnano.
Ieri ha parlato De Rossi e mi ha colpito quando ha detto che lei potrebbe essere l’allenatore che “ci porterà sul tetto d’Italia”.
“Le sue parole hanno un valore ancora più importante, perché vengono da uno che nello spogliatoio si fa sentire. Lo faremo insieme, perché tra tutti noi c’è una solidarietà pazzesca. Siamo ambiziosi e va bene così”
Ci sono state critiche dopo la Coppa Italia, come ha preparato la partita con la Fiorentina?
“La squadra è serena e molto motivata. Penso sia una bella partita da giocare, sulla carta ci sono due belle squadre, la Fiorentina è una squadra che gioca bene a pallone. Sarà un buon test per mostrare che ci siamo”.
Manolas come sta? Florenzi verrà rischierato come terzino?
“Sono tutti disponibili. Kostas sta bene, si è allenato con la squadra da due giorni e lo abbiamo preservato prima. Per il ruolo di terzino abbiamo sia Maicon che Florenzi, perché manca Torosidis. Ho due calciatori disponibili anche a sinistra e al centro ho l’imbarazzo della scelta. Sapete che sono contento quando è così”.
Nell’ambiente regna un po’ di scetticismo sulla rimonta: perché?
“Non lo so. Ci sono 57 punti in palio e possiamo tornare davanti. Io guardo sempre avanti e così fa la squadra, quindi ora pensiamo solo alla Fiorentina. Andiamo un po’ a corrente alternata, anche nell’arco di una gara: dobbiamo ritrovare continuità. I punti dicono che da quando ci sono i 3 punti a vittoria, questa è la seconda miglior Roma di sempre, quindi dobbiamo essere fiduciosi. E’ normale, quando andiamo meno bene mi aspetto le critiche da parte dei media, ma devono essere equilibrate, obiettive”
Guardando il calendario da qui allo scontro diretto con la Juve, sembra difficile pensare che i bianconeri perdano punti. Di Salah cosa ci dice?
“Non ha senso parlare di una sfida che verrà più in là. Pensiamo solo alla prossima gara, stop. E’ una maratona e ogni giornata bisogna essere al 100%, fare di tutto e di più per vincere. Non ho niente da dire sul mercato, a parte che abbiamo un direttore sportivo che lavora tanto e bene. Se ci sarà un’opportunità me ne parlerà, ma ora c’è solo Fiorentina, Fiorentina, Fiorentina”
Ultimamente ha cambiato un po’ il modulo: ha intenzione di cambiare ancora oppure va avanti su una certa idea?
“L’importante per me è che i calciatori sappiano giocare in maniera diversa, con moduli differenti, come abbiamo fatto a Palermo, anche se era semplice fare meglio del primo tempo. Abbiamo almeno 3 moduli di gioco: non sono preoccupato, posso solo dire che quando faccio una scelta è sempre per migliorare la mia squadra e vincere la partita. Penso sempre positivamente per ottenere la vittoria. Spesso ci riusciamo, ma di recente pareggiamo troppo”
Forse per la prima volta quest’anno sono arrivate le critiche dei tifosi per le parole dopo il rigore con l’Empoli. Si è sentito incoerente?
“Ho sentito che mi sono italianizzato: questa è solo una cosa positiva, perché sono contento di essere un po’ italiano. Io faccio un gioco per dare piacere ai tifosi e posso capire che dopo Empoli sono stati un po’ dispiaciuti perché non abbiamo mostrato abbastanza efficacia in attacco. Può succedere di prendere gol. Forse non possiamo dire che c’è rigore, ma non possiamo dire neanche che non c’è rigore. Ecco perché io parlo di tecnologia e non di moviola. Il direttore di gara era ben piazzato. Io faccio parte del 50% di persone che dicono che il rigore c’era, ma so che l’altro 50% non la pensa così. Bisogna dare fiducia agli arbitri, sono onesti. Abbiamo bisogno della fiducia dei tifosi, perché i ragazzi giocano meglio quando c’è il sostegno, anche quando le cose non vanno bene. Ora siamo in corsa su 3 fronti: non so dove sia la parte negativa”
La condizione atletica forse è un po’ il problema, e gli infortuni…
“Non sono preoccupato, il problema è che spesso la squadra cambia molto, e questo non aiuta: a volte giocano giocatori che non sono al 100%, devono stringere i denti e forse giocano un po’ meno bene. Sul piano fisico ho visto i miei giocare 120′ senza problemi. Il fatto che giochiamo meno bene in alcuni momenti della gara non ha a che fare con la condizione atletica”
Può essere un problema anche psicologico, magari dopo il 7-1?
“Quando abbiamo gli squalificati, più le assenze, può capitare che andiamo meno bene con gli automatismi. Pareggiare due volte in rimonta non può essere un problema. Noi diamo sempre il massimo, lo faremo fino alla fine. Poi nessuno vede la stagione come un lungo fiume tranquillo: ogni tanto tira un po’ di vento, e bisogna tenere la barra dritta”
La cessione di Jedvaj?
“Le scelte le facciamo sempre tutti insieme, questa cosa non cambia mai, in nessun caso”
Dal punto di vista psicologico quelli di domani sono 3 punti che potrebbero pesare in maniera decisiva?
“Sì, dobbiamo andare lì con fiducia, a prendere i 3 punti. E’ il nostro obiettivo, come sempre. E’ interessante vedere l’entusiasmo e la voglia che i ragazzi hanno messo negli allenamenti: dobbiamo mettere tutto questo anche sul campo domani, per cercare di prendere la vittoria”
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