Arrivò a Roma tra lo scetticismo generale, come se lui milanese 29enne fosse venuto a svernare nella Capitale per chiudere la carriera di calciatore. Invece Aldo è stato uno degli artefici dello scudetto del 1983, con la sua esperienza e professionalità messa al servizio di una grande squadra allenata dal maestro Liedholm, che pur di schierare Maldera titolare spostò Nela a destra. In campo era un combattente a dispetto dell’ atteggiamento sornione che aveva nella quotidianità, ma soprattutto era un terzino moderno che anche oggi avrebbe ricoperto il suo ruolo in una squadra di vertice italiano ed europeo. Il popolo giallorosso mai potrà dimenticare l’unico gol segnato nell’anno dello scudetto all’ Olimpico contro il Pisa con una punizione micidiale dal limite di rara potenza e precisione nella porta di curva sud, un gol che chiuse definitivamente una partita che sembrava stregata. Saltò la finale della Coppa dei Campioni perchè squalificato e chissà se con lui in campo il ri sultato non sarebbe stato diverso, quantomeno avrebbe tirato uno dei calci di rigore…. Se ne è andato in punta di piedi con la signorilità e riservatezza che gli riconoscevamo, ma di lui ricorderemo anche la sua parlata milanese contaminata dal dialetto romano che lui aveva metabolizzato con la gioia di chi aveva imparato ad amare profondamente la nostra città. Ciao Aldo.
3 commenti
Lo ricorderò sempre con affetto, giocatore serio professionista al massimo, anche per il suo amore per Roma e la Roma. Buon riposo grande Aldo
In silenzio sei venuto ,in silenzio Te ne sei andato ,e noi in silenzio ti porteremo sempre nei nostri cuori ,come il grande Diba.Ciao grande Aldo.
Sempre troppi Angeli volano in cielo troppo presto e troppe bestie continuano a restare sulla terra Troppo a lungo!Addio GRANDE! Rip!