Un po’ sorridente e un po’ corrucciato, come sempre. Al termine della partita vinta al “Bentegodi” il mister toscano Luciano Spalletti ha concesso un’intervista a Sky Sport. Ecco cos’ha detto:
Con 87 punti negli ultimi 10 campionati sette volte si vinceva lo scudetto. Che riflessioni si fanno?
“Numeri che suscitano delle riflessioni, nel senso che la squadra ha lavorato in maniera seria e, nonostante abbiamo perso delle partite difficili da dimenticare e da sopportare, poi in questa partita ci stava tutto quello che volevamo realizzare. Lo abbiamo portato a casa e siamo tutti felici”.
Qualche disattenzione difensiva oggi…
“La posta in palio è alta, la palla brucia più del solito. Non si riesce a partire bene e si abbassa il tentativo di ritrovare le nostre giocate e le nostre qualità. La qualità del Chievo ti entra dentro nelle situazioni in cui non riesci a fare il tuo gioco, loro sono bravi a giocare dritto per dritto. Le punte sono brave a giocare uno per l’altro, fare uomo contro uomo con i difensori centrali. Ci hanno fatto gol perché si spostano sempre dalla parte della palla e lì si inserisce il centrocampista opposto. Anche se lo sai, si esercitano molto e diventa difficile sopperire”.
Ti è servito cambiare la posizione di Strootman nel secondo tempo per migliorare?
“All’inizio del secondo tempo ci siamo messi con un mediano solo perché ci abbassavamo troppo con i mediani sui due centrali e non spingevamo molto con i terzini per non scoprirci troppo, si andava a giocare sulla trequarti e si perdeva palla senza poi fare densità per recuperarla. Nel secondo tempo meglio perché con i due centrocampisti eravamo più dentro il campo e più offensivi per risaltargli addosso e fare più squadra. Abbiamo iniziato lentamente ci hanno fatto gol ma non abbiamo perso la testa e questo è stato fondamentale, abbiamo giocato lentamente ma non siamo andati in confusione e quando sai che devi fare due gol c’è il rischio invece si è mantenuta la calma e poi nel secondo tempo si è giocata la palla sui piedi con più precisione e poi Salah, El Shaarawy e Dzeko hanno questi colpi in canna”.
Perché hai scelto di non far giocare Nainggolan dall’inizio? Salah dove può migliorare?
“Radja abbiamo deciso di far così perché c’era il rischio che altrimenti non finisse nemmeno un tempo oggi. Paredes ha fatto bene, Strootman sta bene, De Rossi ora è insostituibile e quindi si può anche iniziare così e decidere di metterlo quando la partita si fa più complicata. Se mi avesse chiesto il cambio all’intervallo dopo un primo tempo del genere sarebbe stato poi difficile mettere un altro giocatore. Anche lui stesso è stato d’accordo quando gliel’ho detto perché sente il polpaccio intossicato”.
Come lo vivono a Vinovo il -1 della Roma? Se lei fosse l’allenatore della Juve sarebbe preoccupato?
“Io sono l’allenatore della Roma e dico che il campionato lo vince la Juventus perché se l’è meritato. State tranquilli che la Juve non si fa scappare questo vantaggio in queste due partite e il merito è di Allegri e gli si dice bravo”.