Roma-Porto, Spalletti: “Sono 8 mesi che prepariamo questa partita”. Strootman: “Dobbiamo vincere”

DA TRIGORIA ANDREA FAGNANO – La Roma di Luciano Spalletti è pronta per la gara di ritorno del playoff di Champions League contro il Porto. I giallorossi domani sera infatti ospiteranno i lusitani allo Stadio Olimpico. Ecco le dichiarazioni del tecnico e del centrocampista Kevin Strootman:

DOMANDE A STROOTMAN
Stai dando una grande dimostrazione di solidità fisica e mentale

Fisicamente mi sento bene, non sono ancora al top ma mi sento bene. Ho giocato 2 partite in 3 giorni e la cosa importante è che i miei compagni mi aiutano tanto. Sono pronto per giocare.

Porto una squadra da aggredire subito?
E’ meglio se non parlo dell’avversario, voglio parlare solo della mia squadra. Quello che facciamo in campo decide il mister. Abbiamo iniziato bene la gara in casa loro, dopo l’espulsione però loro hanno creato le occasioni pericolose. Sarà difficile, noi dovremo essere al top fisicamente e mentalmente.

Domani giochi titolare e da capitano
Non lo so se gioco domani, è una sensazione speciale in Champions. In questo club è chiaro chi sono i 3 capitani. Sono contento di giocare con la fascia.

Sulla partita di domani, andrebbe bene anche lo 0-0
Vogliamo segnare e non giochiamo per lo 0-0, non abbiamo mai giocato così se non nel secondo tempo di Porto. Entriamo in campo per vincere la partita. Io voglio sempre aiutare la squadra. Sarà per me la prima partita casalinga in Champions League, se gioco aiuterà la squadra, come tutto il resto del gruppo. Tutti sappiamo cosa bisogna fare per vincere partite così particolari.

strootman

DOMANDE A SPALLETTI
Sugli infortunati
Mario Rui, Rudiger, Nura, Tososidis e Florenzi non saranno della partita.

Significato di questa partita?
Non è la partita di domani che aspetta noi, siamo noi che vogliamo andare a incontrare lei, siamo noi che abbiamo lavorato per essere qui domani. E’ quello che volevamo, desideravamo, è lei. E’ dall’anno scorso che è tutto per noi questo match, per salire sul palcoscenico più prezioso d’Europa. E’ da otto mesi che vogliamo essere lì domani sera.

Sulla formazione
Cercherò di scegliere in base alla qualità. Saranno scelte mirate.

La squadra ha la consapevolezza delle qualità che ha?
Per quello che abbiamo fatto vedere possiamo fare di più. La palla deve scorrere più velocemente. Dobbiamo trovare un equilibrio a questo e va livellato verso l’alto.

Szczesny o Alisson? Emerson ha l’esperienza per affrontare queste partite?
Io devo essere tranquillo che i calciatore debbono essere altrettanto tranquilli. Sono 8 mesi che prepariamo questa partita. I calciatori sanno che cosa abbiamo fatto per essere qui dentro. Domani sera è casa nostra, e dobbiamo fare quelli che sono i padroni. Me lo devono far vedere, durante la settimana, oggi, me l’hanno fatto vedere contro l’Udinese. Non ti dico chi gioca in porta, nemmeno chi gioca terzino sinistro. 

C’è il rischio di essere contratti domani?
Se si parla di timore, di rischio, pericolo, ha paura anche di gestire il successo. Se uno è fatto così non può stare nella Roma.

Ha sentito il presidente Pallotta?
Si è uno attivo col telefono. L’ho sentito perché è il nostro presidente. Se ci parlate voi figuratevi se non ci parlo io. Lui è felice di questa situazione qui, non vede l’ora di andarsela a giocare. Ci ha reso responsabili, dobbiamo fare bene il nostro lavoro. Dobbiamo portare più persone possibili allo stadio. Dobbiamo far si, attraverso l’impegno, che ci sia sempre qualcuno in più che viene a pagare il biglietto, con grandissimo rispetto.




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